Provincia: chiesta alla Regione il ristoro spese degli impianti di discarica

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Una delibera in tal senso è stata appena pubblicata all’Albo Pretorio on line della Rocca dei Rettori.

Claudio Ricci presidente della Provincia di Benevento ha chiesto formalmente alla Regione Campania il ristoro delle spese di gestione “post mortem” degli impianti di discarica voluti dall’allora Commissariato per l’emergenza rifiuti sul territorio sannita per raccogliere la indifferenziata di altre aree della Campania. Una delibera in tal senso è stata appena pubblicata all’Albo Pretorio on line della Rocca dei Rettori.

Il presidente della Provincia sannita ha chiesto alla Regione di adempiere con urgenza a quanto peraltro la stessa Regione ha stabilito in materia con una propria legge (la n. 5 del 2014, all’art. 12). Precisamente Ricci richiede che venga riequilibrata su base regionale l’onere derivante dalla gestione delle discariche e dei siti di stoccaggio provvisorio istituiti nel Sannio ed ha sollecitato la Giunta di via Santa Lucia in Napoli ad erogare come intervento straordinario a favore della Provincia di Benevento la somma di 313.167,00 Euro.

In subordine Ricci ha chiesto alla Regione che la Provincia di Benevento non paghi più il conferimento delle frazioni rifiuti al termovalorizzatore di Acerra fino alla concorrenza appunto dei 313.167,00 Euro di crediti vantato.

L’argomento è solo in apparenza puramente tecnico e formale:purtroppo invece riguarda le tasche del contribuente sannita. Infatti la legge statale n. 26 del 2010 impone testualmente che “i conti dell’intero ciclo di gestione dei rifiuti (…) trovano integrale copertura economica nell’imposizione dei relativi oneri a carico dell’utenza”. In parole più semplici: i cittadini del Sannio debbono pagare anche per le discariche presenti nel Sannio anche se queste raccolgono l’immondizia di altre realtà territoriali.

In Provincia di Benevento i siti istituiti dal Commissariato sono 8 e i costi sostenuti per la loro gestione dalla Provincia, attraverso la Società di gestione Samte, sono stati pari nel 2014 a 586.195 Euro, nel 2015 a 1.354.787 e nel 2016 a 917.930.

Il piano di riparto delle spese, ai fini dell’equilibrio su base regionale dell’onere complessivo, deve essere predisposto dalla Regione, come dice la sua stessa legge, entro il 30 settembre di ogni anno in base al numero degli abitanti delle Province per consentire di raggiungere una equa distribuzione dei costi tra tutti i cittadini campani.

Finora la Provincia di Benevento, al fine di garantire il pareggio di bilancio della Samte e scongiurare nuove crisi di rifiuti sul proprio territorio, ha anticipato alla Samte le somme per la gestione; ma in questo anno 2017 diventa assai problematico la stessa approvazione di un Bilancio di previsione per la Provincia di Benevento.

Nella delibera presidenziale si legge: “il paradosso è che una provincia virtuosa come Benevento, che ha raggiunto una media provinciale di Raccolta Differenziata pari a circa il 70%, debba continuare a sopportare costi elevati per la gestione dei siti dismessi”. Si evidenzia una “totale assenza di equità che penalizza il territorio sannita che ha la sola colpa di essere a bassissima densità abitativa a fronte della elevata concentrazione di siti dismessi”.



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