Provincia al voto. Il fronte anti-Ricci si compatta e stimola il Pd. La situazione in valle Telesina

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Claudio Ricci, Presidente della Provincia di BeneventoClaudio Ricci, Presidente della Provincia di Benevento

L’incontro del 29 agosto tenutosi a Faicchio ha visto Claudio Ricci ottenere il favore di alcuni comuni compresi tra la Valle del Titerno e la Valle Telesina: un successo che sembrava forse insperato.
La riforma Del Rio ha del tutto modificato la struttura degli enti provinciali andandone a definire nuovi ruoli e compiti. A far parte delle nuove giunte provinciali e dei nuovi consigli, saranno i sindaci, gli assessori o i consiglieri eletti dei Comuni che appartengono al territorio. Nessuna delle nuove cariche amministrative svolte all’interno o della giunta o del consiglio provinciale, percepirà un’indennità unica. Alla fine dei conti, l’unica vera funzione di peso che farà capo alle Province sarà quella all’edilizia scolastica.

Detto questo, ci addentriamo nell’analisi del voto che vedrà il 12 ottobre impegnati tutti sindaci dei 78 comuni sanniti, puntando lo sguardo sulle due valli del Titerno e della Telesina.
Di sicuro il Partito Democratico guidato da Erasmo Mortaruolo che candia alla Rocca dei Rettori Ricci, può annoverare tra i fedelissimi i comuni di: Guardia Sanframondi, Telese Telese, Amorosi, Melizzano, Dugenta, Limatola e Frasso Telesino. Ma non sono gli unici, perché nella seconda lista presentata dal Partito Democratico con candidato presidente sempre Claudio Ricci ci sono i cosiddetti “simpatizzanti”: San Lupo, Pietraroja, Castelvenere, San Lorenzello con l’aggiungersi di Cusano Mutri e Faicchio che esprimerebbero anche i candidati di tale lista. Rimarrebbero fuori: Puglianello, San Salvatore Telesino, Cerreto Sannita, Solopaca e San Lorenzo Maggiore. Quest’ultimi appoggeranno – non tutti - il candidato dei moderati: dopo la riunione di ieri sera a Fragneto Monforte che ha sancito, di fatto, l'accordo tra sindaci, il candidato potrebbe essere il sindaco di Colle Sannita Giorgio Carlo Nista ma non sono escluse alternative. I moderati correranno con diverse liste esprimendo in maniera unanime solo il candidato presidente, infatti, vi sarà il binomio NCD-UDC, la lista presentata da Forza Italia ed una Civica dei sindaci: in un primo momento sembravano fuori da questo tipo di discorso i "fortorini", così come puntualizzò nella nostra intervista il sindaco di Molinara, Giuseppe Addabbo. Dopo l'assemblea di Fragneto Monforte, però, le cose sembrano andare diversamente con il fronte 'anti-Ricci' che sembra essersi compattato. Chi sembra ancora indeciso sul da farsi è Sinistra Ecologia e Liberta, a quanto pare i vendoliani sono ancora immersi nella discussione ma rumors li indicano come possibili partner esterni al PD anche se correranno con una propria lista.
Dell'expolit del PD e dei consensi raccolti da Ricci in Valle Telesina e del Titerno ne abbiamo parlato con Giovanni Palmieri - promotore dell'incontro e segretario del circolo di Faicchio - il quale ci ha subito messo in chiaro alcune cose: " Il PD non è affatto soltanto semplice logica partitica, e le mosse messe in atto da Ricci e dai dirigenti lo dimostrano. Partire con umiltà dai territori, da ciò che i pentastellati chiamerebbero meetup, per agire insieme. In quest'ottica infatti va intesa anche la proposta ed il lavoro che il PD sta facendo riguardo l'unione dei circoli che deve andare assolutamente di pari passo con l'unione dei comuni. Il PD è da sempre attento ed aperto allo sviluppo - riferimento chiaro ai finanziamenti ottenuti in questi giorni dal Sannio e a Del Basso de Caro - ma tutto ciò non deve cozzare con i nostri valori fondamentali e ovvero la difesa del territorio e l'aiuto alle categorie deboli come agricoltori ed allevatori, nel rispetto dei parametri di legalità, trasparenza e sicurezza sia ambientale che lavorativa. Nel PD – conclude Palmieri - c'è tanta alternativa e tanto spazio per il cambiamento”.
Spazio di manovra che si sta assicurando in un certo qual modo l’ex Ministro della Giustizia Clemente Mastella. Dopo la delusione delle Europee infatti, il politico di Ceppaloni sembrava dover rimanere fermo al palo ma così non sarà. Mastella dopo essersi imposto in Regione per l’assegnazione dell’assessorato a Fucci – ancora non ottenuto – è in rotta con Forza Italia e cerca comunque sistemazione. Può contare l’ex Parlamentare europeo su una fitta di rete di contatti e simpatizzanti e potrebbe essere lui alla fine, ancora una volta, l’ago della bilancia che determinerà la sussistenza per Ricci di una maggioranza numerica nel consiglio provinciale.
Michele Palmieri



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