Provinciali. Mortaruolo: 'Da destra solo sterili provocazioni'

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“Dalla Destra solo sterili provocazioni. Sono ossessionati dal Pd. Spieghino ai sanniti il loro progetto per il Sannio che verrà". Così il segretario provinciale dei Democratici all'indomani della riuonione del centrodestra in vista delle provinciali di ottobre.
"Dispiace dover constatare - prosegue Mortaruolo - che l’interpartitico di centrodestra di ieri sera si sia svolto in un clima avvelenato da rancori e da sentimenti ‘anti’ Pd. Oggi un amministratore dovrebbe misurarsi sulla visione che ha del proprio territorio e sui contenuti delle sue proposte.
La proposta del Pd, formulata e portata avanti alla luce del sole, sta raccogliendo un enorme consenso.
E credo che ciò stia avvenendo soprattutto per due ordini di motivi: è un progetto per il Sannio (e non contro qualcuno); è il frutto del lavoro quotidiano che la nostra classe dirigente fa sul territorio.
Chi nasconde la propria identità ferita dietro un civismo fasullo e non è capace di imbastire un dibattito sui temi del rilancio della Provincia di Benevento abdica alla propria funzione".
Poi, una serie di domande agli avversari politici: "I rappresentanti vecchi e ‘nuovi’ della destra sannita cosa immaginano, per esempio, per il rilancio del mondo agricolo e vitivinicolo in particolare?
Come immaginano di salvaguardare il territorio e garantire la crescita armoniosa dello stesso? Quali sono le direttrici di sviluppo sulle quali unire paesi e territori a medesima vocazione produttiva? Cosa pensano della creazione di un’unica agenzia di sviluppo provinciale che possa meglio concentrare le risorse comunitarie in progetti organici che funzionino e diano respiro alle imprese?
Come pensano di dare nuovo slancio e linfa ed ottimizzare le competenze della stessa? Sono queste le sfide che dovrebbero dimostrarsi pronti ad affrontare. Invece perdono il loro tempo a ordire congiure contro il Pd, che è forza di governo e di cambiamento nel Paese, non solo nel Sannio.
Proprio oggi che abbiamo la concreta possibilità di vedere colmato l’atavico isolamento infrastrutturale del Sannio (precondizione essenziale dello sviluppo) è dovere di ogni dirigente politico impegnarsi non solo ad amministrare il presente, ma a immaginare e costruire il futuro.
E invece,  in uno dei più obsoleti riti di confronto politico tra partiti alleati, non solo non emerge una sola proposta concreta, ma addirittura si chiede di “ritirare la candidatura di Claudio Ricci e di formularne una in linea con la nostra impostazione”.
A capirla l’impostazione. Con il rancore non si può aspirare a governare neanche un condominio.
E il gioco dei veti non merita risposta.  Per rispetto della intelligenza collettiva della nostra comunità.
Sappiamo che il lavoro da fare è enorme. Non ci spaventa. Sappiamo di poter riporre sulle spalle larghe di Claudio Ricci le nostre speranze e la nostra voglia di un Sannio che ritorni a correre e che sia attore di un’altra Campania. 
Pertanto, rinnovo - conclude - l’invito a tutti i Sindaci e agli amministratori a un confronto aperto, convinto che le idee, il lavoro e l’amore per la propria terra siano presupposti imprescindibili per il lavoro che ci aspetta”.



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