Provinciali. Ricci stuzzica il centodestra: 'Per fare sintesi hanno bisogno del mago Silvan'

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Claudio Ricci, Presidente della Provincia di BeneventoClaudio Ricci, Presidente della Provincia di Benevento

Il candidato del Pd alla presidenza della Provincia di Benevento, Claudio Ricci, fa un primo bilancio degli incontri programmatici avuti, in queste settimane, con sindaci e amministratori sul territorio sannita, e risponde alle provocazioni mosse, in questi giorni, da esponenti di centrodestra: "Sono soddisfatto - ha dichiarato il primo cittadino di S.Giorgio del Sannio - in questa prima parte di campagna elettorale, di aver incontrato tantissimi sindaci e amministratori dei territori. Non è che non li conoscessi o che non conoscessi i problemi che attanagliano la nostra provincia; ho potuto, però, cogliere entusiasmo, non rassegnazione e tantissima voglia di cambiare le cose. Sono stato accolto con amicizia, dappertutto, con attestati di stima che superano sicuramente i miei meriti. Ovunque c'è voglia di partecipare. Gli amministratori, proprio perché hanno contezza dei problemi, hanno vivo il desiderio di concorrere alla costruzione di una nuova provincia. Naturalmente - aggiunge - ciò mi carica di responsabilità, perché il solo pensiero di tradire o di non riuscire a rispettare tante aspettative mi provoca una sorta di malessere. So bene che il danno maggiore che un politico possa provocare è non tener fede agli impegni che assume. Negli incontri di Faicchio, Reino, Sant'Agata de' Goti, Foiano e Arpaise, insieme a tanti amministratori, abbiamo parlato di agricoltura, in particolare di enogastronomia, di zootecnia e dei prodotti di eccellenza della nostra terra. Abbiamo considerato l'attenzione forte per il turismo sia religioso, sia termale, sia storico-culturale. Abbiamo convenuto su come siano strategici i poli industriali della Valle caudina, di Airola e della città di Benevento. Abbiamo riflettuto su come la città di Benevento, con le sue bellezze, con i suoi monumenti e con la sua Università, sia una grande opportunità per tutta la nostra provincia. Ci siamo, purtroppo, resi conto di come, in alcune zone, esistano ancora diritti negati come, per esempio, quello alla mobilità. Ho potuto constatare come la contrarietà a ogni forma di trivellazione nelle nostre terre sia unanime. In questa prima fase di campagna elettorale, mi sono preoccupato, come candidato, e ci siamo preoccupati come Pd, di trovare anche le donne e gli uomini che con me dovranno condividere la responsabilità del governo provinciale. Qui non si tratta di soddisfare le ambizioni di chicchessìa, perché la complessità dei problemi merita sicuramente un approccio più alto e noi non possiamo e non dobbiamo sbagliare. Anche la stampa non dovrebbe sempre e continuamente chiedermi i nomi nelle liste, ma sarei più contento se mi chiedessero i criteri che ci stanno guidando nella scelta. Potrei continuare raccontando, ancora, del grande lavoro che io e il Pd abbiamo fatto e stiamo facendo in queste settimane.
CRITICHE AL CENTRODESTRA: 'PER FARE SINTESI DEVONO RIVOLGERSI AL MAGO SILVAN'
Devo, però, notare che a fronte di tanta concretezza e linearità di progettazione e a fronte di un metodo di democrazia autenticamente partecipata, spesso esponenti del centrodestra hanno la presunzione di dire sui giornali cosa dovrebbe fare il candidato presidente del Pd, perché il Pd ha scelto quel candidato, perché il Pd ha fatto questo e non altro, e bla bla bla di questo genere. Allora è naturale e doveroso gettare lo sguardo, così in un momento di relax, dall'altra parte. La situazione nel centrodestra appare esattamente la seguente: un gruppo di sindaci e amministratori, auto-definitisi civici, che sembrano non avere difficoltà per le firme di una lista, ma che non hanno poi voti abbastanza pesanti per sostenerla adeguatamente; poi un gruppo di amministratori della città che, sicuramente, hanno qualche voto pesante da spendere, ma che sembrano non avere firme per allestire la lista. E poi, più paradossale di tutti, c'è Forza Italia, la quale sembra non avere né firme da presentare né voti pesanti da spendere. L'unica cosa che può mettere in campo sono i numerosi e inutili coordinatori (attenzione: il termine inutile non vuole essere offensivo per le persone, ma vuole segnalare che, in questa tornata elettorale, chi non è amministratore è appunto e, purtroppo, inutile). Ad aggravare la situazione, se possibile, incombe la presenza di un candidato presidente in pectore che viene ritenuto una sorta di alieno (politicamente parlando, si intende) quasi da tutti. Per fare sintesi, a questo punto, bisognerebbe rivolgersi al mago Silvan, dal momento che anche l'ottimo presidente Caldoro, di recente ospite nella nostra Benevento, si è guardato bene dal mettere le mani su un simile guazzabuglio. Questo è lo stato dell'arte che appare a qualunque obiettivo e sereno osservatore. Come candidato presidente, naturalmente, la situazione descritta non mi tocca. E allora perché la segnalo? Perché vorrei consigliare, ai signori dello schieramento che vuole contrapporsi a me e al Pd, combinati come sono e con i problemi che hanno, di avere almeno il buon senso di non guardare in casa nostra, anche perché il risultato del confronto sarebbe per loro devastante. Immagino, già, gli attacchi e le cattiverie che, adesso, mi pioveranno addosso, ma vorrei che, al di là della propaganda, questi stessi signori dicessero qualcosa che possa contraddire seriamente questa analisi".



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