PSR, Di Dio attacca: "Comune escluso, ennesima figuraccia"

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Italo Di Dio, foto trata profilo fbItalo Di Dio, foto trata profilo fb

Secondo Di Dio: "stata sciupata una ghiotta opportunità offerta dalla Regione per investimenti nel campo delle energie rinnovabili e del risparmio energetico".

"Ancora un volta, e ormai, purtroppo, con questa amministrazione è diventata una prassi, siamo costretti a registrare l’ennesima, magra figura del Comune di Benevento sulle azioni di programmazione per lo sviluppo territoriale".

Parole di Italo Di Dio consigliere comunale di opposizione dell'area Dem e capogruppo a Palazzo Mosti di "Del Vecchio Sindaco". Di Dio attacca il vicesindaco Ambrosone sulla questione PSR. 

"In questo caso - aggiunge Di Dio - non si può non evidenziare un clamoroso autogol del vicesindaco Ambrosone, che, in linea con lo stile vanaglorioso della Giunta Mastella, prima annunciava, in pompa magna (basta dare uno sguardo agli organi di stampa del 31 luglio scorso), la partecipazione dell’ente a ben quattro bandi del PSR Regione Campania e poi, stranamente, taceva per cinque lunghi mesi, senza fornire più alcuna informazione sull’argomento. Ovviamente c’era un motivo: il Comune di Benevento, a quei bandi, non ha mai partecipato. Li ha disertati tutti, non essendo stato in grado di elaborare neppure uno straccio di progetto. Ambrosone, così com’è solerte ad informare la cittadinanza delle sue 'imprese' sul piano gestionale e amministrativo (anche se stiamo ancora aspettando la prima di queste, visto che finora ha saputo distinguersi solo per i proclami), dovrebbe avere la correttezza di ragguagliare la comunità anche sui fallimenti e le occasioni sprecate. Come nel caso in questione: è stata sciupata una ghiotta opportunità offerta dalla Regione per investimenti nel campo delle energie rinnovabili e del risparmio energetico come la misura 7.2.2. (contributi fino a 500.000 euro); per l’introduzione il miglioramento o l’espansione di servizi di base a livello locale comprese le attività culturali e ricreative come la misura 7.4.1 (contributi fino a 500.000 euro); per infrastrutture ricreative e/o turistiche su piccola scala come la misura 7.5.1 (contributi fino a 200.000 euro); per la promozione della cooperazione per la creazione, sviluppo e promozione di filiere corte e mercati locali come la misura 16.4.1 (contributi fino a 70.000 euro). Contributi per oltre un milione di euro che avrebbero di certo fatto comodo alla casse cittadine, visto che si lamentano continuamente della mancanza di fondi a causa del dissesto".

"Come sempre, anche stavolta - conclude Di Dio - provvederemo a presentare formali interrogazioni a tutti gli assessori competenti - perché, è bene precisarlo, la titolarità dei bandi non era solo in capo alle Attività Produttive, ma anche ai settori Ambiente, Urbanistica e Lavori Pubblici (anche se Ambrosone, astutamente, aveva provato a venderseli tutti lui) - affinché chiariscano alla città le motivazioni di questo ulteriore flop, come se non bastavano tutti i fiaschi precedenti in termini di bandi e progettazione. Tutti gli assessori erano a conoscenza di questa chance: fu la stessa giunta infatti, ad approvare l’atto d’indirizzo con delibera n. 156 del 31/07/2017, delegando gli assessorati competenti anche in virtù della proroga concessa dalla Regione Campania alle scadenze, slittate poi a fine ottobre. Ebbene, in Regione i progetti del Comune di Benevento non sono mai arrivati. Stavolta non potranno neppure appellarsi alla magnanimità del Governo come accaduto qualche tempo fa, allorquando, nonostante la pessima qualità delle proposte progettuali dell’amministrazione Mastella (talmente inadeguate da meritarsi gli ultimi posti in Italia), sia Renzi che Gentiloni furono autori di un generoso ripescaggio, rendendo finalmente questi amministratori improvvisati in grado di intercettare un finanziamento.



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