Question time, Movimento 5 Stelle: "Pressapochismo e risposte mancate"

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Sguera e Farese. Foto tratta da FacebookSguera e Farese. Foto tratta da Facebook

Il Movimento 5 Stelle interviene su alcuni temi del question time e sulle proteste dei lavoratori ex Despar e Russo e dei parcheggiatori abusivi.

“Nel cosiddetto question time, di cui abbiamo chiesto nuova disciplina, sono state discusse sei (delle sette presentate) interpellanze del Movimento 5 Stelle (su 15 complessive). È la testimonianza tangibile di un lavoro quotidiano che, attraverso i portavoce, vede coinvolti non solo gli attivisti del Meetup Grilli Sanniti ma anche cittadini attivi che utilizzano (correttamente) il M5S come terminale nelle istituzioni”.

È quanto ribadito da Marianna Farese e Nicola Sguera, consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, al termine del question time svoltosi oggi a Palazzo Mosti.

“Dobbiamo, purtroppo, però constatare, ancora una volta – sottolineano i grillini – che la confusione regna sovrana nell’Amministrazione in carica. Appare particolarmente grave l’assenza, giustificata solo a Consiglio iniziato, dell’assessore Ingaldi. Siamo pronti a chiedere scusa in caso contrario, ma è difficile sfuggire all’impressione che si tratti di un’assenza ‘tattica’, che segue di un giorno una lettera in cui l’assessore lascia emergere il suo disagio, dissociandosi dal sindaco nella gestione della mensa, dal suo dirigente di riferimento per quasi tutto, pare finanche da se stessa, dando l’impressione di essere un Assessore «a sua insaputa». Pur grave appare la mancata risposta all’interpellanza sul progetto E-bike, riguardante 30 biciclette a pedalata assistita, di cui si sono perse le tracce. Avendolo varato il precedente assessore all’Ambiente, ci era parso naturale e corretto indirizzarla all’attuale, salvo scoprire oggi che la si riteneva di competenza dell’Assessore alla mobilità. Speriamo che l’arcano venga risolto entro il prossimo ‘question time’, e si possa finalmente risolvere il mistero delle bici scomparse”.

E i 5 Stelle aggiungono: “Nell’elenco delle 15 interpellanze/interrogazioni, inoltre, ne sono state inserite alcune che tali non erano. Da questo errore è scaturita una risposta completamente fuorviante. La nostra richiesta era formulata correttamente a chi di dovuto. Per altro, anche nel merito la nostra richiesta di privilegiare i disoccupati e i redditi bassi nell’incarico di scrutatori, respinta in nome delle leggi vigenti, è corretta: la nomina degli scrutatori è effettuata dalla commissione elettorale comunale, ai sensi dell'art. 6 della legge n. 95/1989, come sostituito dall'art. 9, comma 4, della legge n. 270/2005, ulteriormente modificato dalla legge n. 22/2006, tra gli elettori iscritti nell'Albo unico degli Scrutatori di seggio elettorale. Ebbene, nella nostra proposta, che reiteriamo, aspettando risposta da colui al quale era indirizzata (cioè il Sindaco come Presidente della Commissione elettorale) chiediamo di «adottare preferenzialmente come requisito per la nomina degli scrutatori la condizione di disoccupazione; [ed] estrapolare dall'Albo degli Scrutatori, il gruppo delle persone prive di occupazione e/o aventi reddito nullo o inferiore alla soglia di povertà». Facciamo notare al Vicesindaco e all’ex Prefetto che in molti Comuni italiani si è proceduto in tal direzione (ad esempio a Livorno o Alcamo), nulla ostando la normativa”.

Sulle risposte date dalla Serluca, da Picucci e dalla Maio sottolineano: “ci riserviamo di intervenire nuovamente, dopo averle studiate. In esse comunque abbiamo apprezzato il lavoro di approfondimento delle questioni da noi poste”.

Il Consiglio è stato poi interrotto due volte: la prima dai cosiddetti ex Russo/Despar che “hanno richiesto da oltre un mese un Consiglio aperto (e l’istituzione di una Commissione sulla partecipata) dedicato al loro problema all’interno della più generale questione ASIA. Abbiamo sottoscritto l’ordine del giorno che richiede tale Consiglio. Come noto, è da mesi che studiamo la gestione dell’ASIA: a brevissimo le nostre proposte in merito”.

La seconda interruzione è stata causata da parcheggiatori ‘abusivi’ che “hanno ricevuto salate multe della Polizia Municipale. Come già detto, riteniamo doveroso ripristinare la legalità in tale settore (e il M5S si è mosso in tale direzione anche a livello nazionale: basti vedere l’emendamento sul Decreto Sicurezza Urbana), non solo colpendo i più deboli anelli della catena (gli extra-comunitari). Quel che critichiamo è l’estemporaneità del provvedimento che, se non sostenuto da un progetto che tenga conto di tutto ciò che è in ballo (ivi compresa l’emergenza sociale) rischia di risolversi nell’ennesima trovata mediatica della Giunta Mastella. Insomma, siamo di fronte ad un duplice emergenza: una relativa alla sicurezza, rispetto a cui non bisogna tollerare l’illegalità, come forma sostitutiva del Welfare, l’altra relativa alla tenuta sociale, in cui urgono proposte e risposte a famiglie che, per la disperazione, potrebbero essere tentate da un’illegalità ancora più macroscopica”.



Articolo di Comune di Benevento / Commenti