Questione antenne a Telese, l'opposizione attacca Carofano

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Continua a tenere banco, nel centro termale, la questione relativa all’installazione di antenne in via Garibaldi. Alla già lunga vicenda, si aggiunge un nuovo comunicato congiunto dell’opposizione consiliare a firma di Angela Abbamondi, Marilia Alfano, Vincenzo Fuschini e Gianluca Aceto rappresentati rispettivamente di “Telese ari parte” e “Telese Bene Comune”.

“Il sindaco renda note le tre richieste di installazione di antenne ancora in itinere. In tal modo la popolazione e il mondo politico potranno attivarsi per impedire che accada ancora quello che è successo in via Garibaldi”. Comincia in questo modo, il nuovo congiunto comunicato stampa rilasciato dai gruppi di opposizione consiliare al comune di Telese Terme, sull’annosa vicenda delle antenne su via Garibaldi.

“A dieci giorni dalla richiesta di incontro – scrivono ‘Telese Riparte’ e ‘Telese Bene Comune’ - siamo stati ricevuti dal sindaco di Telese Terme per la vicenda dell’antenna in via Garibaldi. Ricordiamo che otto giorni fa Pasquale Carofano aveva tenuto un incontro con i residenti, a cui avevano partecipato, non si sa a quale titolo, i rappresentanti di partiti e movimenti politici che lo hanno appoggiato in campagna elettorale”.

“Rimangono notevoli distanze – precisano - circa il giudizio sulla condotta dell’amministrazione comunale. La delibera n. 143 dell’8 settembre 2014, infatti, prevedeva anche una moratoria all’installazione di nuovo impianti, in attesa del regolamento comunale. Si trattava di un espediente che, con tutti i suoi limiti amministrativi, doveva servire a guadagnare i mesi necessari per impedire che accadesse quello che è accaduto. La domanda di autorizzazione, infatti, presentata nel dicembre 2014 e integrata nel marzo 2015, ha avuto attuazione due settimane dopo le elezioni. L’amministrazione e il sindaco erano informati e non hanno fatto nulla. Perché?”.

“Circa una anno fa – continuano – i residenti di viale Minieri riuscirono a organizzarsi e ad evitare l’installazione di un’antenna, convincendo il proprietario dell’immobile a ritirare la disponibilità. Sarebbe bastato informare i cittadini e muoversi, insieme a loro, per raggiungere lo stesso obiettivo. Invece dal comune nulla è trapelato. Diversa è anche la valutazione sull’importanza e sulla funzione del regolamento comunale, che da parte dell’amministrazione attiva viene considerato alla stregua di un atto superfluo o insignificante. Secondo noi, invece, purché riconducibile a determinati contenuti e percorsi amministrativi, rappresenta l’unico, seppur tenue, strumento di difesa”.

“In ogni caso abbiamo ribadito  la nostra disponibilità ad accelerare l’iter di approvazione del regolamento – si legge ancora nella nota - a tal proposito, chiediamo al sindaco di dare immediata divulgazione delle altre tre richieste di autorizzazione avanzate in questi mesi, in modo che i cittadini possano prendere consapevolezza e muoversi in tempo utile, senza trovarsi di fronte a dati di fatto. Solo in questo modo si costruisce partecipazione reale, al di là delle chiacchiere”. 

“Ci sarebbe piaciuto – concludono - che tale richiesta fosse stata avanzata dai Cittadini in Movimento, gruppo che ha sostenuto Carofano, e che oggi sembra voler addossare le responsabilità esclusivamente al proprietario dell’immobile su cui l’antenna è stata posizionata. Troppo comodo. È questo il motivo per cui Carofano fa partecipare loro agli incontri con i residenti ed esclude i consiglieri delle opposizioni? Pare consolidarsi un sistema di consenso che capovolge la realtà e induce formazioni che altrove si dimostrano coerentemente contro ogni sistema, a trasformarsi, a Telese Terme, in pedine del potere costituito”.



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