Questione operai Comunita' Montana del Fortore: l'Ente replica alla CGIL

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Zacaria Spina, presidente Comunità Montana del FortoreZacaria Spina, presidente Comunità Montana del Fortore

Risponde nel merito delle notizie divulgate dalla FLAI e CGIL relative alla situazione di alcuni operai forestali, la Comunità Montana del Fortore.

“In premessa – scrive la Comunità Montana del Fortore - si esprime lo stupore per la forma di comunicazione unilaterale scelta dalla CGIL che ha evitato ogni forma di confronto e contraddittorio, tanto che il tutto è apparso essere più uno spot messo in campo per giustificare strategie che nulla hanno a che fare con la reale tutela di tutti i circa 180 operai forestali e nulla hanno a che fare con la risoluzione della gravissima situazione che è comune in tutta la Regione Campania e non solo per le persone che fanno causa all’Ente locale”.

“La Comunità Montana - afferma il vicepresidente Salvatore Brancaccio - ha agito seguendo principi di correttezza e trasparenza nei confronti e per la tutela di tutti. Il competente ufficio dell’Ente, ha tempestivamente comunicato ai circa 30 operai con cui è in corso il contenzioso di aver provveduto ad accantonare le somme accreditate dalla regione Campania nelle more dell’espletamento della procedura giudiziaria e dichiarandosi allo stesso tempo pronto a liquidare immediatamente le stesse con transazione e/o rinuncia al giudizio in corso; Infatti se così non fosse, così come è già capitato in passato, sarebbe concreto il rischio per l’Ente di pagare delle somme e poi pagarle nuovamente, per la seconda volta previo pignoramento presso la Tesoreria. Per alcuni decreti ingiuntivi il Tribunale competente ha provveduto addirittura a sospenderne l’immediata esecutività. Gli opera in questione, sono quindi messi in condizione di percepire in qualunque momento le loro spettanze".

"Dispiace - precisa Brancaccio - che si entra addirittura nel merito della strategia difensiva dell’Ente, da parte di chi lo chiama in giudizio, dimostrando, tra l ’altro, di non conoscerla”.

“A questo punto – precisa il presidente Zaccaria Spina - appare evidente che le preoccupazioni sembrano sempre più essere tese a singole e costose azioni giudiziarie nei confronti dell’Ente piuttosto che a risolvere il problema a livello regionale. A questo proposito va segnalato un caso sconcertante ed eclatante (questo si da Procura della Repubblica) per cui lo stesso professionista intervistato ha attivato un decreto ingiuntivo nei confronti della Comunità Montana per delle spettanze dell’anno 2014 di un operai forestale che è andato in pensione nel 2012”.

“Appare altresì strano – continua - la posizione di chi a livello regionale sigla e sottoscrive documenti ed intese con la Regione Campania e poi avvia contenziosi a livello locale per le storture derivanti da quegli stessi accordi sottoscritti a Napoli”.

“Questo Ente - conclude Spina - ha sempre proceduto tempestivamente ai pagamenti delle spettanze agli operai pressoché contestualmente agli accrediti da parte della Regione Campania che, così come per tutti gli EE.DD. avvengono con i ben noto ritardi, per cui, anche in questa sede ci si dichiara sempre disponibili ad intraprendere, unitamente alle OO.SS. Ogni azione utile per migliorare a livello regionale il sistema di gestione della forestazione”. 



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