Questione Provincia. I consiglieri a Ricci: "Venga a riferire in Consiglio"

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Rocca dei Rettori Rocca dei Rettori

Continua a tenere banco la questione Provincia negli ambienti politici a Benevento. La sconfitta di Ricci e le sue dichiarate dimissioni, l'ok giunto da Prefettura e Ministero per il prosiego della presidenza la nomina di Franco Damiano come vice. De Minico, Cataudo, Matera e Picucci chiedono a Ricci di riferire in aula. 

“La Provincia di Benevento, i cittadini sanniti, i loro rappresentanti in Consiglio non possono essere mortificati da Claudio Ricci e dal Pd che per assicurare un vantaggio a Raffaele Del Vecchio nel ballottaggio di Benevento, sono pronti a sconfessare anche se stessi”.

A scriverlo in una nota sono stati i consiglieri provinciali Claudio Cataudo, Luigi De Minico, Domenico Matera, Oberdan Picucci che chiedono a Claudio Ricci, presidente della Provincia di Benevento di riferire in aula su quanto stia avvenendo in questi giorni. Infatti, la sconfitta di Ricci a San Giorgio del Sannio aveva aperto la discussione su una possibile decandenza dalla carica di presidente - Ricci nel frattempo aveva espresso la volontà di rassegnare le proprie dimissioni - salvo poi giugnere il via libera da Prefettura e Ministero per gli Affari Regionali e le Autonomie. Ieri invece la nomina di Franco Damiano come vicepresidente dell'Ente

“Gli avvenimenti di questi ultimi giorni – continuano – di cui noi consiglieri provinciali in carica abbiamo appreso solo attraverso le notizie di stampa, sono di una gravità inaudita, anche e soprattutto per l’evidente spregio delle regole democratiche messe in campo. Velocemente, ricordiamo i passaggi decisivi di questa farsa: lo scorso 5 giugno Ricci perde le elezioni nella sua San Giorgio del Sannio, abbandona la carica di sindaco premessa indispensabile per concorrere al ruolo di presidente, ed annuncia a stretto giro le sue dimissioni. Alla stampa Ricci ribadisce chiaro: «Non mi sono proprio posto il problema della legge perché, indipendentemente da qualsiasi interpretazione dovesse darne la Prefettura, per questione di etica politica non sarò un minuto in più di quello che occorre alla Rocca dei Rettori. Oggi, democraticamente, non sono più legittimato a fare il presidente della Provincia e per questo lascio e mi dimetto». Passano due giorni, e senza alcuna retromarcia ufficiale, iniziano a comparire sulla stampa ipotesi di segno opposto. Una sospensione delle credibilità e dell’affidabilità istituzionale che arriva fino a giovedì scorso, quando il ‘dimissionario’ Ricci nomina un vicepresidente, sempre del Pd, evidentemente mosso dalla preoccupazione di non lasciare la Rocca, come invece sollecitato dalla volontà popolare.
Un percorso che mina l’autorevolezza dell’istituzione Provincia, anche perché tutto compiuto al di fuori delle sedi preposte”.

“Noi consiglieri provinciali – sottolineano Cataudo, De Minico, Matera e Picucci – già amministratori dei Comuni del Sannio, rappresentanti dei cittadini, non possiamo accettare di essere annullati nel percorso decisionale, sommati a questo scempio amministrativo, e ridotti ad osservatori dei cambiamenti apicali della Rocca attraverso gli organi di stampa. Chiediamo, anche per queste ragioni, che l’ex presidente Ricci venga subito in Consiglio provinciale a riferire delle sue ondivaghe decisioni, illustrando al massimo organo consultivo del Sannio, le scelte assunte e le motivazioni che ne sono alla base”.

E tuonano. “Abbiamo il legittimo sospetto che solo le contingenze elettorali di Benevento, con il ballottaggio di Del Vecchio, abbiano mosso Ricci a rivedere il suo chiaro intendimento: il PD non ha voluto interrompere la vantata filiera istituzionale, anche a costo di scrivere una delle pagine più buie per le istituzioni sannite. Anche per sanare questa ferita aperta dal Pd, Ricci convochi una seduta straordinaria e venga subito in Consiglio, senza perdere un altro giorno". 



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