Questioni Spazi Sociali. Asilo31:"Da Pepe solo fumo negli occhi"

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Si tenne lo scorso 23 aprile, la manifestazione a difesa degli spazi sociali organizzata dal L@p Asilo31, alla quale parteciparono anche Atletico Brigante e Giardino di Oren. Il corteo, partito da Piazza Orsini, risalì Corso Garibaldi e si concluse davanti Palazzo Mosti. Alla manifestazione seguì anche un colloquio tra il sindaco del capoluogo Fausto Pepe ed una delegazione di attivisti che tornano a farsi sentire.

“A distanza di due mesi dal corteo in difesa degli spazi sociali e dall'incontro tenuto con il Sindaco Fausto Pepe stiamo ancora aspettando la convocazione dell'incontro operativo così come fu stabilito in quell'assise nel mese di Maggio”.

Si esprimono in questo modo, gli attivisti del L@p Asilo31, che in una nota fanno il punto della situazione relativa agli spazi sociali.

“Il Sindaco Pepe – scrivono - assunse impegni chiari in merito alla vicenda specifica e fu individuato insieme un percorso da seguire per giungere all'approvazione di una delibera sui beni comuni che riconoscesse un alto valore sociale agli spazi e strutture comunali di fruizione collettiva. Lo stesso valeva per la questione attinenti gli affitti arretrati per alcune associazioni in merito alla quale fu individuata la possibile soluzione. Bisognava incontrarsi in tempi brevi per dare operatività agli accordi ma nonostante le ripetute sollecitazioni ancora non veniamo convocati. In settimana abbiamo protocollato al Sindaco di Benevento una richiesta ufficiale e di incontro senza avere alcuna risposta”.

“Se sul piano della risoluzione condivisa della questione – sottolineano gli attivisti - il sindaco Pepe va a rilento non si ferma però il settore amministrativo che quindi in totale contrapposizione al proprio Sindaco e agli indirizzi politici della giunta continua ad inviare letterine intimidatorie alle associazioni chiedendo l'avvio di procedure legali e procedure di rilascio degli immobili. Di pochi giorni fa è infatti l'ennesima lettera dell'ostinata funzionaria Lombardi, la quale chiede di intervenire con procedure di rilascio al settore legale del Comune”.

“ La trattativa in corso – spiegano - le belle parole proferite dal Sindaco Pepe al meritorio lavoro delle associazioni, l'indirizzo politico che la giunta sta assumendo in merito alla questione degli spazi sociali non intacca stranamente e nemmeno guida l'operato del settore amministrativo che continua a determinare il bello e il cattivo tempo della vita cittadina, senza aver avuto alcun mandato dai beneventani. Mentre la parte politica individua una soluzione al problema la parte amministrativa continua paradossalmente ad assumere un atteggiamento persecutorio nei confronti delle associazioni e della cooperative che svolgono importanti attività per il territorio. La misura è colma, siamo stanchi delle aperture del Sindaco Pepe che si rivelano soltanto fumo da gettare negli occhi alla giusta occasione per poi dimenticarsi degli impegni assunti due minuti dopo dalla fine degli incontri”.

“Se qualcuno – accusano - nascosto nelle stanzette grigie di Palazzo Mosti crede di intimidire o peggio di chiudere la bocca agli spazi sociali e liberati della città con delle letterine allora sta facendo i conti sbagliati. La nostra intenzione resta quella di individuare un percorso che possa portare al riconoscimento di una parte dei beni comunali, da togliere dalla lista delle alienazioni, come beni comuni e quindi spazi di fruizione collettiva che compensano i costi degli affitti con l'alto valore sociale delle proprie iniziative. Lo stesso principio deve valere per gli spazi a funzione abitativa o di accoglienza che ospitano i senza casa dato che anche in quei casi stanno nascendo problemi relativi alla gestione delle strutture”.

“L@p Asilo 31 insieme a tutte le associazioni chiede pubblicamente il mantenimento degli impegni assunti aspettando ancora pochi giorni prima di riprendere una mobilitazione serrata contro il Comune di Benevento e il settore Patrimonio. È chiaro - concludono - che se non ci sarà modo di dare continuità agli incontri operativi individuati nel mese di maggio le associazioni procederanno a difendere gli spazi sociali con i propri corpi e la propria determinazione”. 



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