Raffaele Sergio: "Certe sconfitte sono un pedaggio da pagare. Le partite alla portata del Benevento sono altre"

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Raffaele Sergio, ex calciatore del Benevento ed allenatore (Foto Toro News)Raffaele Sergio, ex calciatore del Benevento ed allenatore (Foto Toro News)

In esclusiva il Quaderno ha intervistato l’ex calciatore e allenatore del Benevento, Raffaele Sergio. Nella sua carriera, Sergio è stato anche calciatore di Napoli, Lazio e Torino.

Raffaele, un tuo commento sulla pesante sconfitta subita dal Benevento nel derby di ieri contro il Napoli. In molti hanno parlato di un approccio timido. Si poteva fare qualcosa di diverso?

“Con il senno di poi siamo tutti bravi. A mio avviso il Benevento ha trovato un Napoli arrabbiato che veniva da una prestazione di Coppa non esaltante. Non pensavo che il risultato potesse essere cosi rotondo. C’erano dei valori tecnici differenti ma non pensavo ad una sconfitta di queste proporzioni. Secondo me bisogna archiviare in fretta questa giornata storta, perché quando prendi gol ad ogni occasione credo si possa parlare solo di questo. Bisogna pensare subito alla prossima gara. Fare altre valutazioni è solo negativo. C'è da considerare che prima di ieri era stato un campionato all’altezza della situazione.”

Bisogna archiviare questa gara ma mercoledì arriva la Roma. Un allenatore, secondo te, in questi casi su quale aspetto deve lavorare?

“E' tutto l’ambiente che deve essere carico e pensare a questa partita. Il campionato del Benevento bisogna costruirlo soprattutto in casa. Al di là del valore della Roma, che è enorme, con il proprio pubblico il Benevento può dire la sua. Non bisogna guardare dietro”.

Una neo promossa come il Benevento cosa deve fare per cercare di impensierire la squadra capitolina?

“Deve essere una squadra unita e lottare su ogni pallone. Se giochi alla pari con queste formazioni rischi di fare brutte figure. Deve esserci molta grinta, si deve avere molta ‘cazzimma’.  Per una squadra che deve salvarsi deve essere la prima qualità”.

Quattro partite senza vittorie e zero punti in classifica, dati molto freddi e incontrovertibili. Secondo te possono aver minato in maniera seria la componente psicologica di questa squadra?

“Secondo me è presto perchè la classifica è corta. Il Benevento ha affrontato squadre che lottano per lo scudetto o per la zona Uefa. E’ un pedaggio che bisogna pagare, frutto anche dell’inesperienza, ma guai abbattersi perché il campionato è lungo e le partite alla portata del Benevento sono altre”.

Claudio Donato

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