Rca e frodi, in arrivo il database che controlla gli automobilisti

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Conducenti poco virtuosi, sinistri simulati e veicoli non a norma hanno i giorni contati, gli archivi informatici rileveranno ogni irregolarità sulle Rca.

Le assicurazioni auto sono obbligatorie per legge e consentono, a chiunque sia coinvolto in un sinistro, di essere risarcito. Le frodi sulle Rca, in compenso, sono all’ordine del giorno e implicano un inevitabile lievitare dei costi. Per risparmiare, affidandosi ad una compagnia solida ed affidabile è necessario ricordarsi la scadenza della propria assicurazione e, se possibile,prima di rinnovarla visionare le offerte dei maggiori operatori del settore confrontando le Rca proposte da Assicurazioni Generali con quelle di assicurazioni on line come Direct line o altre compagnie vantaggiose.

Tutelare i diritti degli automobilisti è fondamentale ma, garantire la trasparenza dei dati aiuterà anche le compagnie assicurative a difendersi da frodi e anomalie. A tal proposito è in arrivo una svolta importante nel panorama delle assicurazioni auto: un database istituito presso l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) permetterà di raccogliere informazioni essenziali a stilare una black listi di conducenti poco virtuosi e anomalie in merito agli incidenti stradali.

Il garante per la privacy, il 24 luglio scorso, ha dato il via libera alla messa in atto dell’archivio informatico che registrerà banche dati su sinistri simulati, veicoli e bollini neri per gli automobilisti che si renderanno colpevoli di incidenti stradali sospetti. Controlli incrociati dai parametri molto rigidi, consentiranno di ricostruire le dinamiche degli incidenti, alla luce di indici di sospetto.

L’obiettivo è quello di raggiungere un indicatore di anomalia: se il livello di quest’ultimo dovesse risultare superiore a quello stabilito in relazione al regolamento Ivass, le imprese assicurative avranno il diritto di entrare in possesso di indicatori analitici. Così facendo, le assicurazioni saranno libere di usufruire di questi indici per definire le procedure di liquidazione degli indennizzi.

Le informazioni raccolte rimarranno in archivio per cinque anni a decorrere da ciascun sinistro. A seguito di tale scadenza, i dati potranno essere consultati dall’Ivass solo in caso di implicazioni penali o in seguito a richiesta dei diretti interessati. Il garante per la privacy, infatti, ha raccomandato la raccolta di dati pertinenti e non eccedenti le specifiche finalità.

In un unico database, saranno convogliate tutte le informazioni di numerose banche dati, da quella dei sinistri, all’anagrafe testimoni, sino all’anagrafe danneggiati. Incluse anche la banca dati dei contrassegni assicurativi, l’archivio nazionale dei veicoli, l’anagrafe nazionale degli abilitati alla guida e al PRA (Pubblico registro automobilistico). Sarà accessibile, inoltre, la banca dati contenente le informazioni relative al ruolo dei periti assicurativi.

 



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