Regionali. Canelli (Pd), Si facciano le primarie

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“Ormai è quasi certo che si arriverà al quarto rinvio. Dopo il 14 dicembre, l’11 gennaio ed il 1° febbraio, anche la prossima data, quella del 22 febbraio, è in bilico. Probabilmente il prossimo rinvio sarà per l’8 marzo allo scopo di permettere a Gennaro Migliore, ultimo candidato in corsa per le primarie del centrosinistra, di sviluppare una campagna elettorale adeguata” – ha commentato il frassese Ernesto Canelli, membro della direzione regionale del Pd. “Il tema, tuttavia, non è l’ennesimo rinvio che, se serve ad allargare la partecipazione al voto o a sviluppare proposte programmatiche, non costituisce un problema e in Direzione non troverà l’opposizione di alcuno. Il tema politico vero è se l’ennesimo rinvio è funzionale al disegno di chi mira ad annullare ‘tout court’ il voto ripetendo che le primarie sono solo una resa dei conti, allora meglio una nomina calata dall’alto. Da renziano – ha sottolineato Canelli - continuo a credere che la consultazione popolare rimane lo strumento migliore di selezione di persone e programmi. Certo, se si riesce a fare sintesi su un candidato capace di raccogliere un consenso largo, possono essere evitate. In Campania però il candidato unitario non lo abbiamo trovato e quindi la parola passa ai cittadini.
Invece, in queste ore, nel Pd c’è chi sta lavorando per annullare le primarie parlando di scelta unitaria, di rischio spaccatura, di partito da non lacerare: tutto per non dare la parola agli elettori, tutto per riportare la scelta del candidato del Pd alla presidenza della Campania alle vecchie liturgie di partito fatte di incontri riservati e nomine a tavolino. In tutte le regioni il Pd si è affidato alle primarie e non si comprende perché ciò non debba avvenire anche in Campania. Certo è inutile negare i rischi delle primarie aperte: il voto organizzato, le interferenze, le correnti, i soldi, le fazioni in guerra o l’autoreferenzialità della battaglia. Quello che trovo sconcertante è la resa all’inquinamento quasi inevitabile della competizione, la rinuncia a fare della Campania una regione normale dove la scelta del candidato possa essere libera, leale e trasparente. È il momento di chiudere le trattative su doppi e tripli tavoli e consegnare la scelta ai cittadini campani restituendo loro l’orgoglio di decidere chi sarà il candidato del centrosinistra alle regionali. A noi il compito di creare insieme il clima giusto per un confronto schietto, serio e leale su idee e persone” – ha concluso Canelli.



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