Regionali. Giornata sannita per De Luca: 'Serve essere concreti, basta clientelismo e burocrazia'

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Vincenzo De Luca Vincenzo De Luca

Tour sannita d Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno, e candidato alle prossime primarie del PD che in Campania poi andranno a decidere lo sfidante di Caldoro in vista delle prossime elezioni regionali di primavera. Arriva a Telese Terme il primo cittadino salernitano direttamente da Benevento, dove aveva poco prima visitato la ‘Futuridea’ guidata da Carmine Nardone registrando l’appoggio dell’area nardoniana. A Telese De Luca è stato accolto dal sindaco del centro termale Pasquale Carofano, dal sindaco di Castelvenere Alessandro Di Santo, dall’onorevole Giulia Abbate e dal presidente Acli Orlando, promotore dell’evento. Il clima disteso ha aiutato la discussione ed a rompere il ghiaccio è stato Pasquale Carofano che dopo i consueti saluti di rito, ha elogiato il collega De Luca dicendo: “Noi sindaci, abbiamo molto da imparare da Lui perché a Salerno ha fatto grandi cose e speriamo che faccia altrettanto bene per la regione”.
Il primo cittadino di Salerno ha poi subito dopo preso la parola dimostrandosi un fiume in piena: “ Sto girando tutta la regione con degli obiettivi ben precisi: basta clientelismo e burocrazia. Farò - rintuzza – una battaglia per la libertà e l’innovazione e per questo le bandiere di partito non servono, interessa quella si: la concretezza delle cose”. Insomma non le manda a dire ed è chiara la rabbia che ancora De Luca serba dentro per la sconfitta nella precedente tornata elettorale quando fu proprio il mancato appoggio del partito a frodarlo di Palazzo Santa Lucia. “ I fondi strutturali d’investimento programmatico 2014-2020 dell’ Ue – chiosa – sono per la Campania l’ultimo treno possibile, e non possiamo buttarli come è stato fatto per i 7 miliardi del programma 2007 – 2013. Abbiamo il 58% di disoccupazione giovanile in Campania, un continuo spopolamento dei piccoli centri urbani, un emergenza rifiuti mai placata e tantomeno risolta, una sanità allo sbando e un sistema di trasporto pubblico defunto. Ho – continua De Luca – in mente un’altra Campania. Abbiamo bisogno di creare lavoro, abbiamo bisogno di capacità amministrative e di sburocratizzare sia le opere che i cantieri. Siamo stati condannati per l’emergenza rifiuti e nessuno ha mosso un dito. Avevamo tra Giugliano e Villa Literno 7mln di ecoballe e tante ce ne sono tutt’ora. Subiamo attacchi continui a causa della Terra dei Fuochi, come i servizi di aggressione commerciale messi in piedi da Report e dalla Gabanelli, e rimane un problema irrisolto. Abbiamo territori letteralmente incapaci di muoversi e non si parla di trasporto pubblico, siamo ultimi per la qualità dell’assistenza sanitaria e gli ospedali si chiudono in nome di piani di rientro di deficit e ci ritroviamo ad aspettare per semplici operazioni anche più di giorni. Abbiamo i pronto soccorso che sono veri e propri campi di battaglia e non riusciamo a garantire già a settembre analisi di laboratorio, radiografie e cure: è una vergogna inaudita”. Prima di concludere e rispondere ad alcune domande della stampa tuona: “ Dobbiamo riprendere le redini di una regione che in Italia può essere la prima e non l’ultima e per far ciò non dobbiamo avere paura di avvisi di garanzia perché si aprono prima i cantieri e poi si effettuano le varianti urbanistiche, non dobbiamo avere paura di eliminare le autorizzazioni preventive come l’impatto ambientale per i piccoli cantieri, non per opere come termovalorizzatori, porti aeroporti ecc., non dobbiamo avere paura di apporre le firme sui progetti che possono far riparte l’economia e creare lavoro”. Conclude: “Sono finiti i tempi della clientela, dobbiamo lottare per la dignità dei cittadini e dunque per il lavoro e dunque per i diritti”. A questo punto noi del Quaderno.it gli chiediamo cosa ne pensa dei problemi che attanagliano la zona rurale del Sannio e che creano timori nei cittadini: ‘ ecoballe, trivellazioni, eolico, alta velocità e raddoppio SS. Telesina e quali ripercussioni potrebbero avere sull’economia locale e i prodotti agroalimentari e vitivinicoli di eccellenza’. La risposta non è a dire il vero esaustiva e al quanto vaga: “ Sogno una regione ‘policittadina’, dove il 90% dei fondi non siano destinati al solo capoluogo ma ridistribuito in maniera equa a tutti i capoluoghi di provincia. Sogno di portare la banda larga ovunque, di formare i giovani, di sostenere le eccellenze e le università. Sogno di poter realizzare opere solo se utili a tale causa e non simbolo di scempio, ma prima dobbiamo risolvere i problemi che in cinque anni nessuno ha risolto. Sogno impianti di compostaggio per la lavorazione dei rifiuti in modo proprio senza gravare sui cittadini, sogno di elargire fondi per merito e valutazione non a pioggia, sogno una Bagnoli che non sia più esempio di scarsa capacità amministrativa, sogno una giunta che non sia di ordinaria amministrazione ma di passione e ho un motto: mai più ultimi”. Si chiude praticamente qui la visita di Vincenzo De Luca nel Sannio dove ha ratificato la sua voglia di esserci in queste primarie che non si presentano facili. Indiscrezioni infatti vorrebbero che al sindaco di Salerno a contendersi il posto ci siano anche Andrea Cozzolino, Angelica Saggese e Michele di Salvo. 
A questi si aggiungono le incognite: in primis la renziana Pina Picierno e il Sottosegretario alle Infrastrutture Umberto Del Basso De Caro, Enzo Amendola e qualcun altro proveniente da Lega Democratica. In tutto ciò però non si esclude nemmeno la probabile candidatura di Raffaele Cantone ora al capo dell’anticorruzione. Insomma la sfida a sinistra è tutta aperta con questioni delicate da risolvere come la sfida larghe intese lanciata dall’NCD di Nunzia De Girolamo.

Michele Palmieri



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