Regionali, malumori nel PD sulla candidatura di Pepe. Mortaruolo: 'Il tema non è all'ordine del giorno'

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La politica beneventana non va in vacanza, a giudicare dalle corse in avanti sulle regionali della prossima primavera, con ciò che comportano sul piano comunale, e al confronto sulle provinciali di ottobre con la nuova legge.
Fausto Pepe ha già manifestato la sua volontà di concorrere per lo scranno di consigliere regionale. Per dare corpo alla sua aspirazione, però, dovrebbe dimettersi da sindaco del capoluogo sannita, con oltre un anno di anticipo sulla scadenza naturale del mandato.
E qui nascono i primi malumori, sussurrati proprio dai consiglieri del suo partito. Sono in tanti nel PD, infatti, secondo voci di corridoio, a non condividere la scelta del primo cittadino che comporterebbe uno scioglimento prematuro a Palazzo Mosti.
Il segretario cittadino, Marcello Palladino, parla di “legittima aspirazione” da parte di Pepe, anche se fa notare che “il programma di mandato dovrebbe essere portato a termine”. Detto questo, “sarà il Partito a decidere sulla migliore scelta possibile”.
Rimanda il problema il segretario provinciale Mortaruolo: con un richiamo alla “coesione”, precisa che in questo momento bisogna pensare solo alle provinciali: "Le Regionali non sono all'ordine del giorno". Tuttavia, giudica l’appuntamento di maggio come “una sfida decisiva per il futuro di questo territorio”. Per ora, di certo c’è solo l’investitura del candidato presidente, Claudio Ricci.
Intanto, sul tema del momento, le provinciali, appunto, tra gli aspiranti inquilini della Rocca, ci sarebbero Leonida Collarile, Angelo Miceli, Massimo De Rienzo, Annachiara Palmieri, oltre a qualcuno tra gli ex Lealtà per Benevento.
Voci, per ora, in attesa di un incontro chiarificatore tra fine agosto e i primi di settembre per trovare la tanto sospirata quadra.
Laura De Figlio

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