Rete emergenze, Boccalone: 'Occorre visione interaziendale e rapporto con il territorio'

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Il direttore generale dell'Azienda Ospedaliera "Rummo" di Benevento, interviene sui temi dell'efficienza e l’efficacia nell’ambito dell’emergenza sanitaria, avviando una serie di riflessioni "per verificare quale può essere il migliore rapporto tra economia e qualità delle prestazioni".
Per Boccalone, "la programmazione e la gestione delle emergenze non può essere patrimonio di una sola azienda, ma di entrambe in modo tale da garantire il miglior rapporto possibile tra esigenze economiche e qualità delle prestazioni, così da rispettare i principi della efficienza, efficacia ed economicità.
Chiedere o pretendere una “visione di insieme” dell’intera problematica non è solo una opportunità, ma è una necessità legata ad un dovere delle aziende chiamate a dare anche risposte concrete e attendibili al territorio di competenza. Al Dipartimento Interaziendale Asl Benevento e A.O. Rummo, dunque, previsto dal Decreto n. 57/2012, diretta emanazione del precedente decreto 49 del 2010 (riassetto rete ospedaliera e territoriale), sono demandate l’attuazione e la gestione di tutta la rete emergenza-urgenza del territorio.
Da ciò ne consegue che qualsiasi intervento deve essere valutato, programmato e attuato nell’ottica dipartimentale, a partire dalla dislocazione di uomini e mezzi in una visione complessiva che tenga conto non solo delle potenzialità operative di Saut e Psaut, ma anche delle realtà operative dei Pronto Soccorso presenti sul territorio (A.O. Rummo, Fatebenefratelli, S. Agata de’ Goti)".
Poi, Boccalone passa a snocciolare una serie di dati: "Per dovere di informazione, il Dipartimento interaziendale è stato costituito in data 27 novembre 2012, con la sottoscrizione degli atti richiesti dal commissariato regionale ivi compreso un protocollo di intesa che prevedeva la convergenza e la condivisione delle azioni da intraprendere. Dai dati elaborati dall’Azienda e riversati negli atti sottoscritti è emerso che il pronto soccorso del Rummo gestisce quotidianamente una media di 122 accessi al giorno (senza illecito e pericoloso uso di barelle) per un totale complessivo di 44.500 nello scorso anno, trattati con l’apporto di 14 medici, con una media percentuale giornaliera di 8,7 prestazioni per unità medica. Un dato, questo, estremamente confortante che rende pieno merito all’operato di chi quotidianamente garantisce assistenza in un ambito così delicato quale quello dell’emergenza.
Nelle valutazioni complessive deve trovare pieno ingresso anche il dato divulgato dalla Asl, che effettua nel corso dell’anno poco meno di 13.593 interventi, con un organico di 73 unità mediche, e una conseguente media di 37 prestazioni quotidiane: praticamente, un intervento giornaliero ogni 2 medici.
Sempre nel corso dell’anno 2012, presso il Rummo, sono stati effettuati 15.381 ricoveri, di cui il 60% circa in urgenza.
La contingenza che vive il sistema sanitario regionale da circa 6 anni, che per effetto del decretato commissarimento subisce l’inibizione a politiche di investimento in mezzi ed uomini con particolare riferimento al blocco del tourn over, mai come in questo caso impone un organico coordinamento tra tutte le aziende del territorio per fare sintesi e programmazione convergenti, per fruire di tutti i benefici provenienti da azioni comuni che non possono non avvenire attraverso la razionalizzazione e condivisione di programmi e obiettivi. Il Dipartimento Interaziendale rappresenta lo strumento utile e moderno per andare anche in continuità a quello già operante del 118.
Il legame tra azienda e territorio - conclude il manager del Rummo - deve ulteriormente saldarsi e innervarsi di informazioni precise e puntuali, nel segno della trasparenza e della verità onde evitare, come avvenuto in alcune occasioni, inutili e pericolosi allarmismi".



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