Ricerca scientifica, pazienti del CMR di Sant'Agata de' Goti visitano i laboratori Neuromed

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Pazienti CMR visitano i laboratori NeuromedPazienti CMR visitano i laboratori Neuromed

Una giornata per capire e avvicinarsi al mondo della ricerca scientifica.

È stata una giornata da ricordare quella che i piccoli pazienti del CMR di Sant’Agata dei Goti hanno vissuto sabato scorso. Accompagnati dai genitori e dagli operatori sanitari del Centro Medico di Diagnostica e Riabilitazione, i ragazzi hanno visitato i laboratori di ricerca dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli. L’esperienza è stata diretta e concreta: tutti i visitatori hanno avuto modo di giocare insieme ai ricercatori che, per l’occasione, hanno organizzato dei semplici esperimenti a cui i ragazzi hanno preso parte con entusiasmo.

“Un progetto che avevamo programmato da tempo – spiega l’avvocato Paola Belfiore, Amministratore Delegato del CMR – perché riteniamo fondamentale far conoscere ai ragazzi e ai loro genitori il mondo della ricerca scientifica anche perché il CMR ne fa parte a pieno titolo essendo parte del Network di ricerca Clinica Neuromed. Un modo diverso e concreto, poi, di rassicurare le famiglie e gli operatori rispetto a quelle che sono le vicende interne dell’azienda. I bambini dovevano essere partecipi, e ci siamo riusciti, di quella che è la grande famiglia Neuromed che fa della ricerca la sua caratteristica più importante. È stato un momento di grande interesse per loro e per i genitori. La soddisfazione più grande è stata di essere riusciti a far capire loro il significato di far parte di un grande Gruppo”.

Attività che, fatte insieme ai terapisti occupazionali, possono stimolare i bambini oltre che avvicinarli in maniera concreta al mondo della ricerca scientifica. “Abbiamo riscontrato quanto interesse destino queste attività nei bambini, anche in coloro che hanno qualche difficoltà a concentrarsi e a prestare attenzione. – commenta Mariella Piscitelli, responsabile dei terapisti occupazionali del CMR di Sant’Agata dei Goti - Sicuramente queste attività possono dare un contributo ad una migliore conoscenza sia per i ragazzi, perché si possono rendere conto di che cosa significhi la ricerca, e sia per noi operatori perché vediamo che queste attività possono aiutare i pazienti a regolare la loro capacità di attenzione. Tutto ciò ha sicuramente una ricaduta positiva, quindi, sul loro percorso riabilitativo e sulle funzioni che devono potenziare”.

“Abbiamo vissuto un sabato un po' speciale – ha detto Giovanni de Gaetano, Presidente I.R.C.C.S. Neuromed - perché i laboratori si sono aperti ai giovani con grande dedizione e grande originalità da parte dei nostri ricercatori. Ho assistito a vari esperimenti proposti ai ragazzi e certamente c’è stata una interazione molto utile e molto gratificante. Forse avviciniamo poco le persone alla scienza e questo è stato un esperimento, come altri che organizziamo nel corso dell’anno, molto utile per diffondere una cultura scientifica che manca ancora nel nostro paese”. Una esperienza, dunque, completa e formativa anche per i genitori che hanno accompagnato i ragazzi.

“Siamo state colpite dall’accoglienza e dalla disponibilità dei ricercatori presenti - hanno detto le mamme a margine dell’incontro – Attraverso dei giochi e cartoon sono riusciti a trasmettere nozioni complesse in maniera semplice e comprensibile ai nostri bambini. L’atmosfera di “famiglia” che si è creata è stata particolarmente sentita tanto da richiedere una riedizione. La presenza di Neuromed, azienda di eccellenza a livello nazionale, ci tranquillizza per garantire una continuità di assistenza ai nostri figli ed oggi abbiamo scoperto che grazie alla ricerca possiamo anche sperare in un futuro migliore per loro attraverso nuove sperimentazioni possibili”. 



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