Rifiuti, Abbamondi e Aceto: "Per Telese Terme cancelli Stir rimangono chiusi"

16:52:30 1809 stampa questo articolo
STIR di CasalduniSTIR di Casalduni

Debito Samte, conferimento rifiuti presso lo Stir, sono questi i punti dell’interrogazione presentata da Abbamondi e Aceto.

“Per la città di Telese Terme i cancelli dello STIR di Casalduni rimangono chiusi: è la conseguenza del debito contratto con la SAMTE, a cui non è stata pagata nemmeno una fattura del 2016. Nei mesi scorsi la SAMTE aveva diffidato il comune di Telese Terme – insieme a tanti altri - pagare il dovuto. Mentre altre amministrazioni si sono attivate, pagando almeno in parte i loro debiti entro il 1° marzo, il nostro comune è rimasto fermo e inattivo. Il debito, pari a circa 130.000 euro, è ancora tutto lì. Di qui la decisione di rispedire indietro i camion di Telese Terme”.

Così i capigruppo dell’opposizione telesina e leader di “Telese Riparte” e “Telese Bene Comune”, Angela Abbamondi e Gianluca Aceto che intervengono sul mancato conferimento presso lo Stir di Casalduni.

“I cittadini di Telese – scrivono – hanno già pagato la TARI 2016. In virtù del contratto ereditato dalla ditta Lavorgna il costo del servizio doveva diminuire di circa il 12%, grazie al ribasso della gara effettuata nel 2014. È chiaro che i soldi liquidi incassati dal comune sono stati utilizzati per le spese correnti. La domanda è semplice: per cosa?A dire il vero ci piacerebbe anche sapere dove è andata a finire l’immondizia che martedì non è stata scaricata a Casalduni. Certamente il sindaco si attiverà, ora, per pagare qualche spettanza, altrimenti la prossima settimana saremo di fronte a un problema serio, ma la SAMTE, come specificato nella diffida di febbraio, attende il saldo di tutto il dovuto, altrimenti consentirà di scaricare solo il 20% dei rifiuti indifferenziati che si producono ogni mese. Dove manderemo il resto?”.
Dall’opposizione sottolineano. “In ogni caso abbiamo già fatto l’ennesima figuraccia. Dal sindaco Carofano, membro della segreteria provinciale del PD, membro dell’esecutivo regionale dell’Anci, membro delconsiglio di distretto dell’ambito idrico, ci aspetteremmo il minimo sindacale: l’ordinaria amministrazione. Infatti la città di Telese Terme ha già dovuto rinunciare ad ogni ipotesi di rilancio amministrativo e di sviluppo intelligente. Almeno vorremmo evitare la brutta figura di vedere l’immondizia per strada, come ai tempi dell’emergenza. Su queste vicende abbiamo presentato un’interrogazione consiliare, di cui daremo conto nei prossimi giorni”.

 



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