Rifiuti alluvione. Galletti risponde: "Commissario ha attivato l'Arpa. C'e' attenzione del Governo"

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il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti nel Question Time. Foto: ministero ambienteil ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti nel Question Time. Foto: ministero ambiente

Nei giorni scorsi Nunzia De Girolamo aveva proposto un’interrogazione al ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti. La risposta alle domande sull’alluvione che ha colpito il Sannio sono arrivate nel Question Time.

Si è tenuto nel pomeriggio a Montecitorio sede della Camera dei Deputati il Question Time con il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti tra i temi anche quello sulla rimozione dei rifiuti causati dall’alluvione che il 15 ottobre 2015 ha colpito Benevento, proposto dall’interrogazione della deputata Nunzia De Girolamo.

“Per i danni ingenti causati dall’alluvione del 14 e 15 ottobre 2015 alla Regione Campania e, in particolar modo alla provincia di Benevento, il Consiglio dei Ministri ha deliberato il 6 novembre scorso la ‘dichiarazione dello stato di emergenza’, per la durata di 180 giorni (fino al 4 maggio 2016). Conseguentemente, il Capo Dipartimento della Protezione Civile, ha nominato il ‘Commissario Delegato per l’emergenza’, con il compito di predisporre il Piano dei primi interventi urgenti. Il piano, predisposto dal Commissario delegato, prevede interventi per 39 milioni di euro e contiene anche uno stralcio relativo alla gestione delle macerie prodotte dall’evento”.

Queste le parole di Galletti che ha poi continuato. “Inoltre, sulla base delle informazioni acquisiste dallo stesso Commissario Delegato, si rappresenta quanto segue. È stato approvato, dal Capo del Dipartimento della Protezione civile, un primo stralcio del Piano per oltre 24,9 milioni di euro, rinviando l’utilizzo della residua somma di oltre 14,1 milioni di euro, per i soli interventi di somma urgenza, alla successiva valutazione degli approfondimenti richiesti. Per quanto attiene la produzione di fanghi, detriti alluvionali e materiali ai sensi dell’ordinanza emergenziale, il Commissario Delegato provvede, ove necessario, all’individuazione di appositi siti di stoccaggio temporaneo, ove ubicare tali materiali. Gli enti interessati hanno dichiarato una quantità di materiale da smaltire di circa 95.000 metri cubi di cui una parte già trasferita in siti provvisori. Prioritariamente è stato dato corso ad interventi urgenti di raccolta e gestione del materiale, al fine di sgomberare le aree pubbliche interessate e prevenire l’insorgere di problematiche sanitarie o ambientali”.

La De Girolamo, nell’interrogazione aveva chiesto al ministro dell’Ambiente quali iniziative erano stato prese “per provvedere alla raccolta, al trasporto, alla cernita, alla selezione, allo stoccaggio e alla destinazione finale dei rifiuti lasciati dall'alluvione garantendo anche una loro reale tracciabilità, con particolare attenzione a quelli pericolosi che possono avere un impatto negativo sull'ambiente e sulla salute degli abitanti delle zone interessate".

Nel prosieguo del Question Time, Galletti ha detto che inoltre, “il Commissario delegato si è attivato con l’ARPA Campania e Autorità sanitarie per procedere alla caratterizzazione del materiale ed all’individuazione di siti di stoccaggio provvisori per i restanti comuni per procedere poi alle attività di selezione e cernita dei rifiuti, privilegiando il recupero dei fanghi al fine del riutilizzo nell’ambito degli interventi di ricomposizione e ripristino da attuare”.

Galletti ha poi detto che “il Governo, segue con attenzione l’evolversi della vicenda e non mancherà di apportare il proprio contributo per giungere con immediatezza al ripristino dello stato dei luoghi e ridare ai cittadini condizioni di vita normali. Certo, sarebbe auspicabile, come ho già detto nel corso dell’audizione che ho tenuto lo scorso 27 gennaio presso la Commissione parlamentare per la semplificazione amministrativa, pensare all’ipotesi di una norma di carattere generale applicabile nei casi di calamità naturali dichiarati dalla protezione civile, con la quale senza necessità di una ulteriore mediazione amministrativa, si consenta speciali forme di gestione dei rifiuti (ad esempio, nell’ambito del disegno di legge delega di riforma della protezione civile attualmente all’esame delle competenti commissioni)”.



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