Rifiuti, il consigliere Ruggiero: "Chiusa vicenda che avrebbe messo in ginocchio intero ciclo"
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Giuseppe Antonio Ruggiero
"Il Consiglio di Stato ha stabilito la legittimità dell'operato di Samte e della Provincia di Benevento”.
“Con la sentenza del Consiglio di Stato si conclude definitivamente una vicenda che avrebbe messo in ginocchio il ciclo integrato dei rifiuti della Provincia di Benevento”.
Parole di Giuseppe Antonio Ruggiero consigliere provinciale con delega ai rifiuti. Una storia, che con il fallimento della Samte e l'impossibilità di trovare altri siti in cui sversare i rifiuti, che si sarebbe conclusa con un’emergenza per l’intero Sannio. Di tutto ciò, anche dei miglioramenti da apportare al ciclo dei rifiuti, ne discuteranno anche i sindaci nell’Assemblea convocata da Claudio Ricci presidente della Provincia di Benevento, il 5 luglio prossimo.
“Il Comune di Benevento – ha spiegato Ruggiero – aveva contestato la tariffa per lo smaltimento dei rifiuti presso lo Stir di Casalduni deliberata dalla Provincia di Benevento per gli anni 2014/2015 chiedendo di pagare non 199 euro a tonnellata di rifiuto conferito bensì 109. Il Tar della Regione Campania aveva accolto questa richiesta causando nei bilanci della Samte un buco per circa 4 milioni di euro, attivando inoltre la procedura di concordato in continuità. Inoltre il Comune di Benevento sempre per gli stessi motivi, che non riguardavano il merito della tariffa ma unicamente le modalità di notifica di questa al Comune, aveva impugnato anche la tariffa per l'anno 2016 causando un ulteriore buco di bilancio per altri 2 milioni di euro, e quindi il fallimento della Samte e il licenziamento di 54 persone allo Stir di Casalduni”.
Adesso la vicenda si è definitivamente conclusa. “Il Consiglio di Stato – ha sottolineato il consigliere provinciale – ha stabilito la legittimità dell'operato di Samte e della Provincia di Benevento”.
Unico protagonista in negativo secondo Ruggiero è stato il sindaco di Benevento, Clemente Mastella. “Adesso – ha detto Ruggiero – sarà costretto a pagare tutto l'arretrato accumulato nei confronti di Samte, considerato che queste somme le chiede e le ottiene dai suoi cittadini, e che invece di trovare una soluzione ha unicamente generato un contenzioso che ha rischiato di mettere in difficoltà tutti i comuni del Sannio. A questo disegno l'Amministrazione provinciale, con in testa il presidente, si è opposta fermamente”.
