Riforma Province, le perplessità della Uil sannita

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Benevento, la Rocca dei RettoriBenevento, la Rocca dei Rettori

Il disegno di legge sul riassetto degli Enti locali ha passato l’esame della fiducia al Senato e si avvia verso l’ultimo passaggio parlamentare per l’esame alla Camera. Ad avviso della Uil Federazione Poteri Locali rimangono delle perplessità perché l’impianto complessivo appare farraginoso e complesso nella sua concreta attuazione, sia rispetto a come verranno gestite le funzioni in capo alle Province, alle Città Metropolitane e alle Unioni dei Comuni, sia rispetto alle garanzie per i servizi ai cittadini. Oltretutto, In una fase estremamente confusa e complessa di riforma del sistema delle Autonomie, al di là di prese di posizione populiste e demagogiche, è evidente che il tema della riduzione dei costi della politica non passa solo attraverso l’abolizione dell’elezione diretta degli organi politici delle amministrazioni provinciali. La nostra Organizzazione ha sempre ritenuto indispensabile metterci la faccia, entrare nel merito dei problemi e portare avanti una proposta organica di modifiche istituzionali e di riforma della pubblica amministrazione. Il presupposto di tale ragionamento è sempre stato quello di procedere nella direzione di una chiara definizione delle funzioni e dei ruoli dei vari livelli istituzionali, affrontando in maniera concreta il tema del riassetto istituzionale e ponendo al centro il lavoro, nonché la tutela e la valorizzazione del personale. E’ con questi obiettivi che la UIL FPL ha sottoscritto il protocollo d’intesa del 19 novembre 2013, nella consapevolezza della necessità di invertire la logica dei decreti calati dall’alto e porre al centro il tema della salvaguardia occupazionale e di individuare il confronto come strumento strategico per definire un processo di riforma organico e razionale. Partendo da queste premesse, resta il fatto che quello del Senato è stato comunque un passaggio importante perché ha visto confermare nel testo, le tutele per i lavoratori e per gli Enti stessi, obiettivi fortemente voluti dalle organizzazioni sindacali.
In particolare, viene riaffermato il principio della salvaguardia occupazionale, garantendo i rapporti di lavoro a tempo indeterminato in corso, nonché quelli a tempo determinato fino alla scadenza prevista; si conferma il mantenimento delle posizioni giuridiche ed economiche, con riferimento alle voci del trattamento economico fondamentale e accessorio, in godimento all'atto del trasferimento, nonché l'anzianità di servizio maturata; gli eventuali processi di trasferimento non incidono sugli equilibri di bilancio, sugli attuali limiti di spesa e su quelli assunzionali delle amministrazioni riceventi.
“Ora – commenta Antonio Pagliuca, segretario responsabile della Uil Fpl di Benevento - aspettiamo l’ultimo passaggio parlamentare alla Camera dei deputati. Ma sarà proprio dal momento in cui il testo diverrà legge che il Protocollo d’intesa, siglato tra parti sociali e Governo nel novembre 2013, potrà diventare lo strumento concreto per garantire il presidio sul riordino istituzionale e soprattutto sulla riallocazione delle funzioni e del personale grazie all’attivazione dei previsti tavoli permanenti di confronto nazionali e territoriali. Quindi, con la possibilità concreta di porre al centro del confronto il monitoraggio dei processi, il tema della tutela dei lavoratori, il diritto alla formazione, alla riqualificazione e alla valorizzazione del personale trasferito. E’ importante sottolineare – conclude Pagliuca - come la pressione sindacale esercitata abbia prodotto un ulteriore risultato nel passaggio al Senato. Vale a dire la reintroduzione della tutela dell’ambiente, sino a ora esercitata dalla Polizia Provinciale, e quella di gestione dell’edilizia scolastica, tra le funzioni fondamentali delle province, quali enti di area vasta, che erano state eliminate nel testo licenziato dalla Camera”.



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