Riforma Province e Unione Comuni. Il Sannio si prepara al cambio

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Benevento - Rocca dei RettoriBenevento - Rocca dei Rettori

Con 160 voti a favore e 133 contrari, il Senato della Repubblica si è espresso favorevolmente sul Ddl Del Rio che riguarda la riforma delle Province (nessuna abolizione dunque), la nascita dell'unione dei comuni e la rimodulazione dei piccoli comuni. Un provvedimento che interessa da vicino il territorio sannita non solo per il destino della Provincia di Benevento, attualmente commissariata dopo la fine del mandato della Giunta Cimitile, ma anche per i comuni della provincia beneventana al di sotto dei tremila abitanti.
PROVINCE: NESSUNA ABOLIZIONE. LA 'RIVOLUZIONE' DAL 1 GENNAIO 2015
Il testo prevede che le amministrazioni locali siano divise in: citta metropolitane, province, unioni di comuni e comuni. Le province non saranno dunque abolite, ma saranno riformate. Cioè avranno funzioni limitate e saranno gestite dai sindaci dei territori coinvolti, non più da fuzionari provinciali e da giunte specifiche. Le giunte provinciali non saranno più elette direttamente dai cittadini. Le nuove Province resteranno in carica quattro anni e vedranno la luce ufficialmente a partire dal 1 gennaio 2015. Nel frattempo, verranno prorogati fino a fine 2014 i 52 presidenti di provincia che sarebbero scaduti in primavera e, come nel caso della Provincia di Benevento, i 21 commissari attualmente in carica: Rocca dei Rettori in mano ad Aniello Cimitile fino alla fine dell'anno se passerà il Ddl alla Camera. Le province si occuperanno di: pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, valorizzazione dell’ambiente, pianificazione dei servizi di trasporto, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, costruzione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale, programmazione provinciale della rete scolastica, raccolta ed elaborazione dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali. Inoltre, d’intesa con i comuni, può provvedere alla gestione dell’edilizia scolastica.
COMUNI E UNIONE DEI COMUNI, LE NOVITA'
Aumentano i consiglieri nei Comuni tra i 3mila e 10mila abitanti: oltre al sindaco, verranno eletti dodici consiglieri e il massimo degli assessori sarà di quattro. Sotto i 3mila, due assessori e dieci consiglieri, oltre al primo cittadino. Infine la novità che riguarda l'Unione dei Comuni con la possibilità per i piccoli comuni dell'incorporazione ad un Comune contiguo: succede in casi come questi che tutti i rapporti giuridici al Comune incorporato e gli organi di quest'ultimo decadono alla data di entrata in vigore della legge regionale di incorporazione. Lo statuto del Comune incorporante prevede che alle comunità del Comune cessato siano garantite adeguate forme di partecipazione e di decentramento dei servizi. "Un grande passo per un paese piu' semplice e capace di dare risposte alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese. Un passo che offre piu' opportunita' con le Citta' metropolitane e che aiutera' i Comuni a lavorare meglio insieme''. Questo il commento del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio dopo l'approvazione del disegno di legge: ''Non piu' sovrapposizioni di funzioni tra enti - ha affermato Delrio-. Poniamo le premesse per una nuova riorganizzazione dello Stato, le Province restano per ora solamente come agenzie di servizio ai Comuni e non piu' con funzioni duplicate per una pubblica amministrazione piu' efficiente e piu' semplice''.

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