Ripresi gli scavi in località Palmentata a S.Agata de'Goti: trovati rifiuti e polveri sospette

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Dopo una breve pausa dovuta alle avverse condizioni climatiche, questa mattina le ruspe hanno ripreso a lavorare a S. Agata de’ Goti. Gli uomini della Forestale e quelli dell’Arpac si sono rimessi a lavoro a Palmentata. La zona è quella dell’ex cava Picone: si tratta di una particella attigua alla cava che è stata oggetto dei primi scavi. Si è stabilito di scavare nella fascia di terra più estrema rispetto al ciglio della strada, nel punto in cui il geomagnetometro ha cominciato a suonare per rilevare presenza di metalli. La ruspa in funzione oggi è arrivata a fare un buco profondo 12 metri, toccando il fondo della cava estrattiva. Nulla di eclatante come in località Capellini è emerso da questo pezzettino di terra, anche se da un’analisi approssimativa, ad una certa profondità il colore del terreno è cambiato. Materiale di risulta delle cave misto a polveri nere, alcuni blocchetti di tufo sono sembrati come ossidati e la terra quasi oleosa. Inoltre, sono emersi, a circa 4 metri di profondità, rifiuti solidi urbani, forse per la presenza della discarica comunale provvisoria che si fece nella cava Picone sul finire degli anni ’80. Per avere certezza, comunque, bisognerà attendere i risultati dell’Arpac sui campionamenti fatti dagli addetti ai lavori presenti sul posto.
Per quanto riguarda la paternità della zona, la particella risulta avere tre proprietari, tutti di S. Agata, che sembra abbiano acquistato il terreno all’inizio del 2000 da due diversi proprietari non santagatesi.
Per questa settimana, e con molta probabilità anche per la prossima, gli scavi si fermeranno per consentire agli uomini del Nipaf di fare un’ulteriore mappatura della cave presenti in località Presta, un’altra fetta di territorio che le voci del paese dicono essere stata oggetto di sversamenti illeciti.

Nella Melenzio



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