Benevento. Rissa tra detenuti calabresi e napoletani in carcere. Sette feriti

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Rissa tra detenuti nel carcere di Benevento. A renderlo noto, con un comunicato stampa congiunto, le sigle sindacali Cgil, Sinappe, Ugl e Uil, a poche ore dallo stato di agitazione permanente. A poche settimane di distanza dalla violenza rissa tra detenuti napoletani e casalesi, stavolta la zuffa si è avuta tra detenuti calabresi e napoletani: si tratta di carcerati sottoposti al regime di Alta Sicurezza con reati di associazione a delinquere: "Da un iniziale acceso diverbio, - si legge nella nota - contenuto grazie all'intervento del personale di Polizia Penitenziaria, i detenuti, poco dopo, sono passati alle vie di fatto affrontandosi in una violenta colluttazione, il cui bilancio è stato di sette feriti non gravi, immediatamente soccorsi e curati dal Personale Sanitario dell'Istituto. Solo l'alta professionalità e la tempestività dell'intervento dei pochi Agenti presenti - dichiarano le organizzazioni sindacali CGIL , SiNAPPe UGL e UIL - ha evitato epiloghi ben piu' seri".
"Appena 24 ore orsono, avevamo segnalato sia la carente percezione ed osservanza degli standard minimi di sicurezza sia l'evidente assenza di equilibrio tra necessarie esigenze di sicurezza dell'Istituto penitenziario beneventano e il permanente e imposto aumento di attività trattamentali onerose e dal dubbio valore riabilitativo, a favore dei detenuti da parte della dirigenza, anche nel periodo concomitante con le ferie estive del personale, non tenendo conto, secondo una prassi negativa e antiprofessionale, ormai cronica e più volte criticata, della riduzione della forza lavoro di quest'ultimo". I sindacati hanno inoltre chiesto "l'irrevocabile avvicendamento al vertice della dirigenza".



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