S. Agata de’ Goti. Sulla toponomastica i chiarimenti del vicesindaco Maddaloni

12:48:31 1521 stampa questo articolo

All'indomani dell'aggiornamento dello stradario comunale con le nuove denominazioni secondo i dettami del neonato Regolamento per la disciplina della Toponomastica e della Numerazione Civica, il vicesindaco ed assessore alla Toponomastica, Mario Maddaloni, ha voluto chiarire alcuni aspetti relativi agli iter ed alle competenze per l'attribuzione di nuovi toponimi. “Al fine di evitare disorientamento e confusione nella cittadinanza, a proposito della nuova toponomastica stradale approvata nella seduta di Giunta Comunale del 7 aprile scorso - ha precisato il vicesindaco Maddaloni - è opportuno chiarire che l'attribuzione della denominazione a nuove strade e piazze pubbliche da parte della giunta Comunale è subordinata all'autorizzazione del Prefetto, udito il parere della Deputazione di Storia patria o, ove questa manchi, della Società storica del luogo o della Regione. In altre parole, le deliberazioni di Giunta vengono inviate al Prefetto che attiva tutti gli ulteriori passaggi per la definitiva autorizzazione. Anche per le richieste di intitolazione in deroga di strade o piazze, il Prefetto dovrà rilasciare la propria autorizzazione. Per la intitolazione di edifici pubblici o variazione della denominazione di una piazza (nel nostro caso l'intera piazza antistante il duomo che si chiamerà “piazza Duomo” e la ex piazza Umberto I che si chiamerà “piazza S. Alfonso”) è necessario anche il parere, reso tramite la Prefettura, da parte della Soprintendenza Regionale. Il tempo necessario per la conclusione dell'iter autorizzativo normalmente è stimabile in alcuni mesi. Ottenuta l'autorizzazione Prefettizia, il Comune, tramite l'Ufficio Tecnico, la Polizia Municipale e l'Ufficio Demografico, avvierà le successive procedure e cioè l'apposizione delle tabelle stradali, l'attribuzione della nuova numerazione civica, la comunicazione ai cittadini dell'avvenuta variazione di indirizzo e quant'altro. Allo stato - ha concluso Maddaloni - nell'attesa dell'iter autorizzativo, alcuna azione è dovuta da parte del Comune”.



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