S. Agata. Presentato ‘Avvocà’ di Alessandro Della Ratta, la professione tra leggi e socialità

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Serata all’insegna dell’ilarità la presentazione del volume di Alessandro Della Ratta ‘Avvocà’. In una sala ex Cinema Italia, a S. Agata de’ Goti, gremita di colleghi, Della Ratta ha raccontato la genesi del volume. “Ho un po’ romanzato e colorito i fatti che normalmente ci accadono nella professione di avvocati, altrimenti sarebbero stati troppo aridi. Il mio scopo era quello di narrare un mestiere che non è solo relegato dietro le fredde norme, ma ha molto di umano. Soprattutto negli ultimi tempi, mi ritrovo ad essere più confessore e psicologo oltre che avvocato” – ha commentato l’autore.
L’incontro, moderato dal consigliere con delega alla cultura, Giannetta Fusco, ha visto la partecipazione del sindaco Valentino che in prima battuta ha voluto ricordare il fratello dell’autore prematuramente scomparso, Vito. Ha poi sottolineato come “S. Agata aveva bisogno di questo libro, lineare e semplice che ha raccontato il nostro paese visto dagli occhi di un avvocato”.
Ha sottolineato poi l’importanza della professione forense in un paese come S. Agata, Angelo Montella, presidente della Commissione Comunale Cultura ed avvocato. “Questa professione in questi luoghi è una scelta che parte dal cuore. Forse si perdono delle opportunità, ma per degli aspetti siamo diventati una sorta di sportello aperto sulla socialità”. Secondo Montella, “la leggerezza è il filo conduttore del libro, in cui i personaggi sono descritti nella loro ingenuità che suscita una risata, anche se dietro a tanta leggerezza è tratteggiata la realtà dell'entroterra, con i valori della semplicità e dell'ingenuità che in altre realtà non ci sono più”.
La prefazione del volume è stata scritta da Enza Desiato, del foro di S. Maria Capua Vetere che ha sottolineato come nella lettura ha ritrovato i 20 anni di professione svolti fino ad ora. “Nel libro ho rivisto persone normali, problemi noti e capacità di semplificare situazioni complesse rese in modo semplice e divertente, appassionanti per il linguaggio pieno di citazioni dialettali. In ogni racconto poi, Sandro è riuscito a far emergere il proprio carattere e la sua grande umanità”.
Non poteva mancare il direttore editoriale Albatros Edizioni Adriano Fiore, che ha raccontato come si siano accordi che il libro funzionava e del suo appeal commerciale. “Sandro è stato bravo a non scrivere da avvocato, ma da scrittore con teatralità e voglia di riportare i fatti delle persone, senza mai ridere di loro, ma solo delle situazioni”.

Nella Melenzio



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