San Giorgio, M5S: "No alla vendita dell'Alto Calore. Il pubblico puo' essere efficiente"

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Francesca Maio, M5S. Foto tratta dal profilo facebookFrancesca Maio, M5S. Foto tratta dal profilo facebook

Il gruppo di lavoro Ambiente del Meetup “San Giorgio del Sannio in Movimento” con il capogruppo al Consiglio Comunale Francesca Maio ha avviato una procedura di indagini e istanze sulla vicenda legata all’Alto Calore Servizi S.p.A. rispetto alle ventilate ipotesi di vendita.

L'Alto Calore Servizi S.p.A. è una società a totale partecipazione pubblica che gestisce il servizio idrico, fognario e depurativo, nonché quello di distribuzione di acqua potabile per 125 Comuni delle Province di Avellino e Benevento per un totale di circa 213.500 utenze e, per far fronte alla massa debitoria accumulata negli ultimi anni,  è stata ipotizzata la fusione con la Gesesa.

"Porteremo avanti anche le istanze di incostituzionalità dell’Ato e della legge Regionale 2 dicembre 2015, n. 15  - Riordino del servizio idrico integrato ed istituzionale dell’Ente Idrico Campano - dal momento che riteniamo non rispecchino la volontà popolare espressa al referendum sull’acqua come risorsa pubblica e pertanto bene comune a cui affidare una gestione pubblica senza scopo di lucro". E' quanto afferma sul tema Francesca Maio.

"Ci appelleremo direttamente al Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone" - continua - "per la verifica dei bilanci e delle eventuali responsabilità, e ai Presidenti di Regione Campania e Provincia per le rispettive competenze di merito. Un territorio come quello dell’Irpinia e del Sannio, che insieme possiedono una ricchezza d’acqua notevole con bacini di circa 150 lt al secondo, oggi è nonostante tutto costretto a pagare bollette salate e disservizi di approvvigionamento".

"Come si spiega una tale catastrofe di gestione?" - chiede retoricamente  il Movimento 5Stelle di San Giorgio del Sannio - "Forse perché non è mai esistita in provincia di Avellino e nel Sannio una reale gestione pubblica del servizio idrico? Una gestione piuttosto clientelare, fondata su rapporti privati e partitocratici, instaurati al secolo con la Democrazia Cristiana, per poi continuare indisturbati con centro-destra e centro-sinistra fino al Pd, in un mix di spartizione dell’Alto Calore tale da parte dei poteri locali, da rendere l’ente pubblico un carrozzone clientelare degno della peggiore gestione politica del malaffare. La situazione purtroppo è disastrosa: oltre 120 milioni di euro di debiti accumulati; un servizio idrico scadente sul quale non si è mai fatta ricerca, danneggiando anzi la natura circostante e mettendo a rischio le popolazioni, costretta a bere ormai più cloro che acqua; scarsa manutenzione, con oltre il 50% delle risorse idriche fluire in condutture obsolete".

"Noi siamo convinti che una gestione pubblica possa essere ancora sinonimo di efficienza, garanzia e trasparenza, se guidata da amministratori capaci che non si lascino condizionare dalle logiche politico-clientelari", concludono i pentastellati sangiorgesi. Per questo motivo la in seno al Consiglio Comunale di San Giorgio del Sannio, Francesca Maio ha già esposto la mancanza dei requisiti di trasparenza del sito internet di Alto Calore Servizi S.p.A. agli organi competenti, ai sensi del D. lgs. n.33/2013.



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