San Giorgio. Minoranza contro Pepe: "Tassa rifiuti aumentata a parita' di servizio"

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Il comune di San Giorgio del SannioIl comune di San Giorgio del Sannio

"Dal Consiglio comunale del 30 marzo le notizie che arrivano ai sangiorgesi sono cattive, anzi pessime". E' quanto sostiene con una nota il gruppo consiliare "Insieme Protagonisti".

Il Gruppo di minoranza "Insieme protagonisti" rileva che l’amministrazione comunale di San Giorgio del Sannio, nell’approvare il bilancio di previsione, ha aumentato le tariffe per lo smaltimento rifiuti di circa 200mila euro. "Una scelta veramente sciagurata che avrà ripercussioni negative su tutto il tessuto economico di San Giorgio" - afferma la minoranza con una nota - "Le famiglie, già alle prese con una situazione economica difficile, dovranno pagare più tasse avendo di conseguenza meno soldi da destinare ai consumi. Insomma, la qualità della vita viene ulteriormente compromessa da questa scelta infausta. Per i commercianti, poi, sarà ancora peggio perché colpiti due volte: dovranno pagare più tasse mentre i loro bilanci si assottiglieranno ancora di più proprio perché in giro ci saranno meno soldi da spendere".

Il gruppo rivendica all’amministrazione Ricci il merito di aver tenuto sempre ben presente questo problema riuscendo a tenere bassissima, per anni, la tassazione, a fronte di eccellenti servizi. Dalla mensa e trasporto scolastici, alle tasse sul patrimonio a quelle sui rifiuti. "Che il servizio rifiuti fosse eccellente ce lo riconosce lo stesso sindaco Pepe" - continua la minoranza - "infatti, a pagina 8 del capitolato di gara rifiuti da lui approvato, tra gli obiettivi prefissati si legge testualmente: “Mantenere almeno la percentuale di raccolta differenziata dell’anno 2015”. Nel prendere atto del riconoscimento, viene da chiedergli perché si proponga di fare ciò che noi abbiamo fatto bene per anni facendo però pagare 200 mila euro in più. E non è che i problemi non ci fossero anche in passato, soprattutto quello dell’evasione; che d’altra parte è un problema purtroppo nazionale. Ma l’evasione si combatte certamente non con l’aumento delle tariffe, che colpisce chi già paga, ma cercando chi non paga! Negli anni 2014/2015 l’amministrazione Ricci lo ha fatto, senza provocare sconvolgimenti sociali e il risultato è stato il recupero di 350 mila euro di evasione".

"Eravamo e siamo convinti che bisognava e bisogna fare di più" - conclude la nota - "ma la strada maestra è quella e non certo la scorciatoia dell’aumento. In consiglio abbiamo argomentato queste cose ma ci siamo imbattuti contro un muro. Questa amministrazione comincia ad essere dannosa per l’intera comunità ed anche le argomentazioni addotte dal sindaco e dagli assessori, più che alla concretezza, sono ancora orientate alla propaganda elettorale. Continuano nella disperata ricerca di alibi e colpe da attribuire. Al contrario, basta leggere il documento firmato dal revisore dei conti, che non è organo politico ma tecnico-contabile, per rendersi conto della ottima gestione del passato. Continueremo nei prossimi giorni a fornire ulteriori elementi ai sangiorgesi sulla estrema inopportunità di questa scelta che, ripetiamo, avrà riflessi negativi nel tempo. Ma non si può sopportare che il primo atto importante dell’amministrazione Pepe sia stato quello di mettere le mani nelle tasche dei sangiorgesi".



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