San Giorgio del Sannio. De Ieso, Accettola, De Feo e Gaudino commentano l'esito delle Provinciali

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"Il PD sannita ha scelto, legittimamente, di mantenere in vita la presidenza uscente alla Rocca pur in presenza di uno scenario mutato dopo le amministrative di giugno. Un partito con radici di sinistra non può ignorare la volontà popolare". E' quanto affermano in una nota congiunta alcuni esponenti dell'Amministrazione di San Giorgio del Sannio.

L'esito elettorale della Provincia è commentato da Alessia Accettola assessore al Bilancio e alle Politiche Sociali, Tommaso De Feo dello staff del sindaco Mario Pepe, Nicola De Ieso capogruppo e delegato a Scuola, Cultura e Agricoltura e Massimiliano Gaudino presidente del Consiglio Comunale e delegato allo Sport per i quali si tratta di una contraddizione ontologica quella di "aver scelto di continuare a sostenere un presidente che i suoi concittadini non hanno voluto più come sindaco già dopo il primo mandato". 

I quattro amministratori pongono una riflessione, molto critica nei confronti del PD perchè "difende l'indifendibile, questo però non è costruire ma distruggere", dichiarano. Il problema politico, per i quattro esponenti dell'amministrazione di Mario Pepe, è insito nella dubbia "legittimazione politica" di un presidente provinciale che è capogruppo di una minoranza comunale di tre consiglieri dove gli altri due hanno aderito al movimento mastelliano.

"Se i vertici del  PD avessero scelto di puntare su un nuovo percorso per la presidenza della Provincia, il corso della storia sarebbe stato diverso" - continuano gli amministratori sangiorgesi - "Così non è stato. Noi rivendichiamo la scelta di aver votato il nostro sindaco Mario Pepe, a  prescindere dalle appartenenze politiche, per lealtà e coerenza. Due  concetti che purtroppo sfuggono anche ad alcuni finti amici" che - accusano - non perdono occasione, nel "difendere il capo, per offendere il professore Pepe. Giudizi  grossolani e francamente sproporzionati rispetto all'autorevolezza di chi li pronuncia. Parole che confermano definitivamente la profonda e incolmabile distanza che ci separa da un punto di vista culturale ed umano".

I quattro insistono sul punto di aver "provato ad avere fiducia per contribuire a ricostruire una presenza politica vera e democratica, senza i pacchetti di tessere. La risposta è stata ancora una volta vuota arroganza. Pertanto, con grande rammarico,  diventa difficile immaginare una convivenza nello stesso partito. Senza  perdere la speranza che un giorno il PD sannita decida di cambiare verso, torniamo molto volentieri alle incombenze dell'amministrazione comunale".

"C'è una comunità da rimettere in cammino" - concludono - "strutture pubbliche da far rivivere, problemi infrastrutturali incancreniti, sprechi di denaro  pubblico da recuperare, bilancio da portare in sicurezza. A differenza di  chi si esalta per vittorie di Pirro, noi siamo coscienti della grande  responsabilità che i cittadini ci hanno affidato il 5 giugno per cambiare rotta".



Articolo di Provincia di Benevento / Commenti