Telese. Politica energetica, le opposizioni interrogano Carofano

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Angela Abbamondi, Marilia Alfano, Vincenzo Fuschini consiglieri di opposizione a Telese Terme per il gruppo “Telese Riparte” e Gianluca Aceto di “Telese Bene Comune”  interrogano il sindaco Carofano sulla politica energetica. 


Continueranno per la prossima settimana le proposte delle minoranze consiliari Telese Riparte e Telese Bene Comune rivolte alla maggioranza Carofano al fine di non perdere tempo e occasioni utili per il rilancio della città. In tale ottica si inserisce anche l’interrogazione avanzata al sindaco in termini di politiche energetiche datata 25 luglio. In pratica le opposizioni sollecitano l'amministrazione ad aderire ad un bando INAIL che consentirebbe di attivare cantieri per realizzare opere improntate al risparmio energetico per gli edifici pubblici. Un risparmio che nel lungo periodo, quindi, consentirebbe al Comune di poter rimodulare di conseguenza le tasse locali.

“Le politiche energetiche oggi più che mai devono rappresentare un punto di forza delle amministrazioni locali" – scrivono le opposizioni consiliari – "perché solo programmando, progettando e realizzando strategie e interventi energetici si può addivenire anche alla riduzione delle tasse oltre che contribuire a migliorare sensibilmente l’ambiente. Chiediamo, pertanto, una discussione condivisa, anche con i cittadini, per predisporre una programmazione strategia su efficienza energetica e immobili comunali, a partire dagli avvisi pubblici cui è attualmente possibile rispondere”. 


“Il sindaco – continuano – non ha attribuito deleghe su programmazione strategica, politiche energetiche, smart city, innovazione. Tutto questo fa il paio con la sua impostazione di fondo, che rischia di far perdere altre occasioni importanti alla nostra comunità. Chiediamo al sindaco di valutare di rispondere alla manifestazione di interesse predisposta dall’INAIL. Oltre alle strutture scolastiche, le tipologie di edifici interessati comprendono residenze universitarie, strutture sanitarie e assistenziali, uffici pubblici e altri immobili destinati a utilizzo con finalità sociali”.

“Gli interventi – proseguono – riguardano il completamento di nuovi edifici i cui lavori siano già in corso, ma anche progetti immediatamente cantierabili relativi a nuove costruzioni, o la messa a norma di edifici esistenti. L’Inail si farà carico dei costi dell’operazione, richiedendo alle amministrazioni di corrispondere un canone a un tasso di interesse agevolato, pari al 3% del costo complessivo dell’opera di cui acquisisce la proprietà. Saranno ammessi alla programmazione investimenti con un costo complessivo non inferiore a tre milioni di euro”.

“Riteniamo – precisano – che la possibilità vada valutata, in tutti i suoi risvolti, coinvolgendo l’intero consiglio comunale e la stessa cittadinanza. Bisogna fare in fretta: il termine previsto è il 15 settembre. Proseguendo nell’azione di proposta, abbiamo segnalato alcune incongruenze nella procedura relativa all’avviso Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza Energetica, nell’ambito del P.O.I. Energia CSE 2015. L’avviso offre alle Amministrazioni comunali delle Regioni Convergenza la possibilità di ottenere il finanziamento per realizzare progetti di efficientamento e/o produzione di energia da fonti rinnovabili a servizio di edifici pubblici. Il finanziamento è concesso nella forma del contributo a fondo perduto fino al 100% (cento per cento) dei costi ammissibili, secondo una procedura a sportello gestita dal Ministero dello Sviluppo Economico. Riteniamo che l’Amministrazione sia in grave ritardo: le procedure preliminari andavano attivate a partire dal 28 maggio 2015, mentre il contributo può essere richiesto dal 14 luglio. Soltanto in questa data la giunta comunale ha approvato un progetto per un fotovoltaico sulla casa comunale. Sulla base di quale analisi energetica si è fatta la scelta?”.

“Ulteriore problema – rincarano Abbamondi, Alfano, Fuschini ed Aceto – è l’importo dell’intervento. Il contributo concesso in relazione a ciascun intervento oggetto della singola istanza, deve essere di importo almeno pari a 40.000,00 euro, IVA esclusa, e ogni Comune potrà complessivamente ricevere un massimo di euro 207.000,00, oltre IVA. Il progetto approvato prevede una spese di 38.600 euro, inferiore al minimo stabilito dal bando. Nella nostra interrogazione – concludono Telese Riparte e Telese Bene Comune – abbiamo inoltre chiesto come mai non è stato aggiornato il Piano di azione per le energie sostenibili (PAES), nonostante le risorse (4.000 euro) fossero state previstein bilancio nel 2014, cosa che ci priva delle diagnosi energetiche degli edifici pubblici e rischia di crearci ostacoli insormontabili. Abbiamo anche chiesto cosa sta facendo l’Amministrazione comunale per perfezionare l’iscrizione al Patto dei Sindaci e per attuare gli impegni del Mayors Adapt, di cui Telese è uno dei 57 Comuni promotori a livello comunitario”.



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