San Marco dei Cavoti: nessun inquinamento. Ecco l'esito delle analisi Arpac

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Nel gennaio scorso l'ordinanza di divieto del consumo di ortaggi dopo un esposto, le analisi ora fugano i dubbi. 

Si sono concluse positivamente le procedure e gli esami dopo l’esposto denuncia dei mesi scorsi che segnalava il presunto inquinamento da idrocarburi di alcuni terreni di contrada Zenna e Stampone a San Marco dei Cavoti. Addirittura nel gennaio scorso il sindaco, Gianni Rossi con una ordinanza vietò anche il divieto di consumo di verdure e ortaggi. Ordinanza che inevitabilmente ha portato anche una pubblicità negativa per il territorio.

Già qualche mese fa, i primi esami avevano escluso tale possibile inquinamento e l’ordinanza venne immediatamente revocata. I risultati, giunti il 15 settembre, hanno evidenziato come i campioni analizzati dall’Arpac presentino “valori inferiori alla soglia di contaminazione” e dunque le analisi di laboratorio – si legge nel rapporto inviato “non hanno evidenziato superamenti dei limiti di Concentrazioni Soglia di Contaminazione stabiliti dalla vigente normativa per aree con destinazione urbanistica a verde pubblico, privato e residenziale e usualmente considerati per suoli agricoli ad esclusione del parametro Berillio nel campione 2 prelevato all’esterno del diretto sito di potenziale contaminazione denunciato”.

L’Arpac ha poi spiegato che il Berillio “è presente naturalmente con carattere di ubiquità in varie formazioni geo-litologie presenti nella Regione Campania e non può essere associato direttamente ad una specifica fonte locale di contaminante antropica neanche storica”. Berillio che, duqnue, non ha niente a che vedere ovviamente con il presunto inquinamento da idrocarburi.

Insomma, nessun rischio per la salute dei cittadini. “La notizia, spero gradita a tutti – ha commentato il sindaco Gianni Rossi – non permette tuttavia di recuperare il danno di immagine ed anche economico arrecato da questo, forse, precipitoso esposto. In effetti già dopo un mese dall'ordinanza si era capito da analisi fatte in altri laboratori, non ufficiali, che non c'erano fonti inquinanti. Dato, questo, confermato dai primi esami dell’Arpac infatti l'ordinanza è stata revocata quasi subito su suggerimento della ASL .Questi esami definitivi approfonditi e complessi comunicati dell’Arpac due giorni fa confermano che neanche nel passato ci sono stati fenomeni di inquinamento di qualsiasi natura. L'importante è comunque che gli esami hanno confermato in maniera inequivocabile che non ci sono tracce di inquinamento di qualsiasi natura e che San Marco resta una zona del pre-Fortore dove si continua a vivere in maniera sana”.

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