San Nicola Manfredi: Al via la bonifica di S. Maria Ingrisone. Restano perplessità tra la gente

12:37:56 2313 stampa questo articolo

Si è svolto, lo scorso lunedì, l'incontro riguardo la bonifica amianto delle coperture in eternit dell'industria Parrella tabacchi, crollate in seguito alle copiose nevicate di febbraio. All'incontro erano presenti i cittadini di Santa Maria Ingrisone, il proprietario dell'edificio in questione, Miglia della ditta Ecoinerti Bonifica Amianto srl, che svolgerà i lavori di bonifica ed il Vice Sindaco del Comune di San Nicola Manfredi Angelo Capobianco. La vicenda che sta preoccupando la popolazione di Santa Maria Ingrisone ha avuto origine agli inizi di febbraio quando il peso della neve ha provocato il primo crollo delle coperture in eternit dell'industria. A distanza di pochi giorni si è verificato un ulteriore crollo. ”Da subito il sindaco Fernando Errico ha richiesto l'intervento dell'ARPAC e dell'ASLBN1 per monitorare l'area al fine di controllare il fenomeno di emissione e la relativa dispersione di fibre d'amianto nell'ambiente circostante e ha ordinato al proprietario dell'immobile di effettuare la bonifica entro 90 giorni, scaduti i quali, ha concesso una proroga di ulteriori 60 giorni. Sono così trascorsi sette mesi – si legge nella nota di un cittadina di Santa Maria Ingrisone, Daniela Zuzolo - durante i quali sono cresciute le preoccupazioni dei cittadini. I lavori di bonifica sono iniziati solo il 5 settembre con l'allestimento del cantiere, tra dubbi e perplessità che ancora attanagliano le menti dei cittadini. Durante l'incontro di lunedì sono stati chiariti diversi dubbi dai tecnici della ditta incaricata dei lavori di bonifica e sono state rese note le procedure con cui verranno eseguiti i lavori, ma restano in sospeso altre questioni. In primis la durata delle operazioni di bonifica che si dovrebbe protrarre, a detta di Miglia, per "circa" 2-3 mesi. Inoltre – continua la nota - la normativa vigente prevede un monitoraggio ambientale continuo delle fibre aerodisperse che deve essere eseguito quotidianamente dall'inizio delle operazioni di disturbo dell'amianto fino alle pulizie finali, e individua due soglie di allarme, una di preallarme ed una di allarme. Secondo l'art.5 (punto 11) del D.M. 06/09/94, i risultati devono essere noti in tempo reale o, al massimo, entro le 24 ore successive. I tecnici di Ecoinerti, però, hanno affermato che i tempi di analisi dei campioni si aggireranno intorno ai 3-4 giorni. Ciò significa che se dovesse presentarsi un pericolo conseguente una forte aerodispersione di fibre, le misure da adottare non sarebbero immediate, con probabili conseguenze per la salute di noi ignari cittadini. Non sappiamo dove sia la falla per cui non si possa adempiere al punto 11 dell'art.5, ma ci interessa che venga rispettato perché è al di fuori di ogni logica aver atteso così a lungo l'approvazione del Piano di Bonifica per dover poi veder sottovalutato un aspetto così importante. Ci auguriamo – ha concluso la Zuzolo - che chi di dovere vigili sulla vicenda e auguriamo un buon lavoro a coloro che opereranno nei prossimi mesi. C'è in gioco la salute di centinaia di persone.”



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