San Salvatore. Oltre duemila persone hanno ricordato Maria

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Fiaccolata per MariaFiaccolata per Maria

In migliaia hanno partecipato questa sera a San Salvatore Telesino (Benevento) alla veglia di preghiera e alla fiaccolata dedicata alla memoria di Maria. I compagni di classe hanno deposto fiori sotto la sua foto.

Una folla commossa, oltre duemila le persone che idealmente questa sera hanno abbracciato papà Mario e mamma Andrea che accompagnati dal primo cittadino Fabio Romano, dal parroco di San Salvatore Telesino, don Franco Pezone e dall’avvocato Fabrizio Gallo – che ha sostituito l’ex legale della Famiglia Ungureanu, Michele D’Occhio – hanno partecipato alla fiaccolata in memoria della piccola Maria, ritrovata senza vita nella notte tra domenica e lunedì nella piscina di un ristorante per eventi.

Lacrime, le mani dei bambini unite a quelle dei genitori, abbracci, e silenzio. Un silenzio rispettoso. Una processione semplice e genuina, come la gente del posto, rotta solo dalle parole del parroco del sindaco e dall’applauso finale. L’abbraccio di un paese intero e del territorio, presenti anche i sindaci dei comuni vicini come Faicchio, Puglianello, San Lorenzello, Cusano Mutri, Melizzano, Amorosi e tante anche le persone provenienti da altre comunità della Valle Telesina.



Il ritrovo e la partenza in Piazza Nazionale, dove si è svolto un momento di preghiera e sono stati letti dei passi evangelici, poi la fiaccolata - aperta da uno striscione con su scritto: un angelo è volato in cielo...Ciao Maria - ha percorso Corso Garibaldi, Via Roma, Via Telese Vetere, Via Plebiscito, Via San Manno fermandosi a Piazza Pacelli, lì dove affaccia il giardino del ristorante: a due passi da dove è stato ritrovato il corpicino di Maria. Nel frattempo le indagini da parte dei Carabinieri e della Procura della Repubblica di Benevento proseguono mentre alcune indiscrezioni riferiscono che stamani altre persone sono state ascoltate: alcuni romeni del posto e due giostrai. Domenica in paese c’era infatti la festa di Sant’Anselmo e giù in Piazza Pacelli erano posizionate proprio le giostre.

Al centro della piazza, alcuni bambini hanno deposto tre fiori bianchi e tre lumini, a simboleggiare l’innocenza e la luce che rompe il buio di questa tragedia che ha colpito tutti, indistintamente. In quel momento è stato anche letto un messaggio in rumeno da parte della comunità che abita il centro telesino mentre don Franco ha poi recitato una preghiera per Maria, “La scorsa domenica, questo è divenuto un luogo di morte. Maria, bimba che tutti conoscevamo e a cui tutti siamo stati molto legati è stata violata e uccisa. Noi però non possiamo permettere che questa piazza ci ricordi solo la morte: desideriamo che diventi luogo dove la vita risplende. Questo perché niente potrà cancellare la dolcezza, il sorriso, la solarità, il bisogno di affetto della piccola Maria; il suo volto, i suoi occhi e il suo sorriso resteranno impressi per sempre in noi”.

mario e andrea, i genitori di maria

Parole quelle del parroco che tendono anche tutelare quei valori che in questo lembo di Sannio hanno ancora un senso. “Da qui – ha continuato – oggi, la vita della comunità deve ricominciare e deve essere una vita nuova: ma le condizioni perché questo avvenga sono impegnative e se non le mettiamo in pratica rischiamo che ogni nostro progetto sia un fallimento”.

Parole di accoglienza insomma, “Dobbiamo sentire che l’altro – pronuncia ancora don Franco – è parte di noi, non solo dopo le tragedie, ma in ogni istante della nostra vita. I nostri legami di amicizia, di comunità, di fraternità si devono rafforzare fino a sentirci una famiglia, unita non da legami di sangue, ma unita perché siamo esseri umani, siamo una cosa sola per i valori dello spirito, per i nostri ideali, per i nostri sogni guardando al domani da costruire per le nuove generazioni”.

Poi l’appello. “Oggi dobbiamo collaborare senza paura con le forze dell’ordine perché ogni piccolo dettaglio può essere utile per risolvere questo caso, per consentire alla famiglia di Maria di ricominciare a sollevarsi e alla comunità di cominciare a uscire da questa fitta coltre di nebbia che rende scuro il cuore. Chi ha commesso questo crimine si converta e abbia il coraggio della verità, si costituisca, sconti tutta la sua pena e sia affidato alla misericordia di Dio”.



Un monito forte, per rendere giustizia alla piccola Maria anche perché conclude poi don Franco, “Oggi tutto può cambiare e trasformarsi o restare inesorabilmente uguale, facendoci sentire all’inferno senza la speranza di un paradiso. Tutto dipende da noi. Facciamo quel passo che può cambiare la storia e rendere questa comunità una famiglia di uomini e donne in cui risplende una scintilla divina”.

La fiaccolata è poi ripartita per tornare in Piazza Nazionale dove, vicino ad un piccolo altarino, c’era la foto di Maria sotto la quale i bambini di San Salvatore ed i compagni di classe di Maria – in maglietta bianca – hanno deposto uno alla volta un fiore. A parlare anche il sindaco Fabio Romano che commosso ha detto, “Maria non ti dimenticheremo mai”.

Un passaggio sulla vicenda è stato fatto anche da Nino Lombardi, sindaco di Faicchio “Episodi così estremi nelle nostre comunità ancora così intrise di valori come quelli della famiglia, scolastici e religiosi, non sono mai capitati. Non possiamo lasciare senza giustizia questo caso e allontanare questa immagine, che non è la nostra” e da Rossano Insogna sindaco di Melizzano, “ E’ un vero e proprio dramma, il pensiero va alla piccola Maria, siamo qui per consegnare la solidarietà delle nostre comunità per stringerci intorno a San Salvatore. La speranza è che non accada mai più e che gli investigatori diano al più presto tranquillità alle famiglie”. Presente anche Attilio Sabbione, presidente del Consiglio comunale di Cusano Mutri, “Una disgrazia, siamo qui per la bambina e per la comunità di San Salvatore che è anche la nostra comunità. Maria, che fino a qualche giorno fa ancora sperava mentre ora gli hanno portato via i suoi sogni”.

Poi tutti i presenti, tenendosi la mano hanno recitato il Padre Nostro ed un lungo applauso, ha portato via il silenzio ma non la dignità di questa comunità che oggi ha respinto fermamente la violenza. 

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FOTOGALLERY. A San Salvatore la fiaccolata per ricordare Maria

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