San Silvestro. 60 kg di botti sequestrati dai Carabinieri ed una denuncia

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Sequestrate 3 batterie di vario tipo, 10 batterie di fuochi d’artificio e 8 confezioni di razzi.

A poche ore dal Capodanno continuano i controlli predisposti dal Comando provinciale dell’Arma di Benevento finalizzato a contrastare la vendita e l’uso dei fuochi illegali al fine di trascorrere la notte di fine anno in serenità ed all’insegna della sicurezza. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia del capoluogo nel corso degli specifici controlli ad un punto vendita ambulante, hanno denunciato in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica L.G. un 53enne di Benevento, che deteneva artifici pirotecnici di tipo proibito senza autorizzazione per la vendita.

L’uomo, nullafacente e noto ai Carabinieri per i suoi trascorsi penali, all’interno di una roulotte, nei pressi di un gazebo adibito a rivendita occasionale, custodiva 3 batterie di botti di vario tipo, appartenente alla V categoria gruppo C, di cui ne è vietata la vendita senza esplicita autorizzazione di P.S. di cui l’interessato ne era sprovvisto.

Successivamente, gli stessi militari, nel corso della perquisizione domiciliare nell’abitazione del 53enne, quasi alla periferia della città, rinvenivano e sequestravano, altri 10 batterie di fuochi d’artificio e 8 confezioni di razzi, contenente materiale pirico, per un peso complessivo di circa 60 kg. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro per la successiva distruzione.

“Tali servizi di prevenzione sono finalizzati – hanno spiegato dall’Arma – ad evidenziare la pericolosità ed i danni derivanti dall’incauto utilizzo dei fuochi pirotecnici sia illegali che legali per evitare i soliti e purtroppo molteplici incidenti, che coinvolgono spesso minorenni causando anche danni irreparabili, e che scaturiscono dall’uso incontrollato dei fuochi d’artificio e dei materiali esplodenti, che a volte ha causato tragici episodi, come quello avvenuto qualche anno fa in cui a San Martino Sannita perse la vita un imprenditore proprio mentre maneggiava botti illegali”. 



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