Sanità, Caldoro: 'Il Governo ci nega i fondi Fas. Per il deficit costretti ad aumentare le tasse'

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"Il Governo ci ha detto che le regioni con il deficit sanitario dovranno aumentare le tasse fino al ripianamento del deficit stesso". Lo ha riferito il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, lasciando Palazzo Chigi dove erano stati convocati governatori e commissari straordinari delle sei Regioni che hanno problemi con i conti sanitari.

Presenti: i presidenti di Lazio, Campania e Calabria, Renata Polverini, Stefano Caldoro e Giuseppe Scopelliti, e i rappresentanti di Molise, Abruzzo e Sicilia.

Il Governo, in sostanza, ha posto il suo veto all’utilizzo dei fondi Fas per le aree sottosviluppate per quattro regioni: Campania, Lazio, Molise e Calabria. Lo ha spiegato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio: "Il Governo ha ritenuto di non dare il via libera alla richiesta di utilizzo dei fondi Fas per ripianare il deficit di quattro regioni.

La motivazione è che queste regioni non hanno dato garanzie ai tavoli di monitoraggio sia per la certezza dei conti sia per il fatto di avere avviato processi di riqualificazione della rete assistenziale. 

Si è così creata una situazione tale in cui non si può consentire di utilizzare i fondi Fas come un bancomat. In altre parole questi fondi devono essere utilizzati non certo per ripianare il deficit ma solo nel momento in cui le Regioni avranno dato concrete dimostrazioni di voler avviare processi di risanamento. 


Le Regioni interessate, probabilmente, saranno costrette ad alzare le aliquote Irap e l’addizionale Irpef. I campani, però, già nel 2008 e nel 2009, hanno pagato l’Irap al 5,25% anziché al 4,25% per ripianare il deficit regionale sanitario. Il deficit della sanità in Campania è di circa un miliardo di euro.

"Se questa è la condizione...non ho una seconda opzione" così Stefano Caldoro ha commentato la richiesta avanzata dal Governo. “Sono d'accordo con Tremonti quando dice che i numeri sono numeri. L'aumento delle tasse, però, per noi sarebbe comunque insostenibile.

Abbiamo già la tassazione più alta d'Italia, non riusciremmo mai a compensare le risorse dei Fas, si coprirebbe meno di un terzo di ciò che serve”.  Il prossimo appuntamento è un tavolo tecnico di verifica previsto per il 19 di maggio.

Il Fondo aree sottoutilizzate (FAS) è, dal 2003, lo strumento generale di governo della politica regionale nazionale per la realizzazione di interventi in aree particolari del Paese – individuate  sulla base dell'art. 27, comma 16 della Legge 488/99 - Legge finanziaria 2000 – che comprendono:

• le sei regioni Obiettivo 1 del ciclo di programmazione 2000 – 2006 (Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Sardegna, Sicilia); 

• la Regione Abruzzo; 

• la Regione Molise; 

• le aree del Centro-Nord ricadenti nell'Obiettivo 2 e quelle in regime di sostegno transitorio; 

• le zone beneficiarie di Aiuti di Stato ai sensi dell'art. 87.3 c.

Le risorse FAS sono stabilite ogni anno dalla Legge Finanziaria e assegnate dal CIPE al fine di perseguire l’obiettivo del riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese.

I COMMENTI

Aggiornamento ore 17.30 - Enzo Amendola, segretario regionale del Partito Democratico:  “La comunicazione del Governo nazionale sull’aumento delle tasse ai cittadini campani, notificata oggi a Stefano Caldoro, è uno schiaffo al neo eletto presidente.

In premessa, siamo convinti che sia necessaria una razionalizzazione e normalizzazione della spesa per la sanita’ gia’ avviata nei mesi scorsi, evitando demagogie e ritardi. Ma la decisione assunta oggi grava solo sui cittadini e adotta dei criteri ragionieristici che proprio Caldoro in campagna elettorale aveva promesso di non usare, come si legge nel suo programma a pagina 38.

Caldoro contraddice le sue promesse elettorali sull’acquisizione della 'quota di risorse trattenute a livello nazionale' che tuttora determina un sottofinanziamento della sanita’ campana. Inoltre, il Governo non accetta una rivisitazione dei criteri della ripartizione del Fondo sanitario nazionale. Caldoro doveva ricordare al suo Governo il Decreto di commissariamento della sanità campana dove si specificava, nelle motivazioni, la necessità di non alzare ulteriormente le aliquote fiscali regionali. 

Chiedo al neo eletto presidente di avere la schiena dritta verso i suoi colleghi del Governo e verso gli esponenti della Lega Nord, come Luca Zaia, che oggi esultano per il blocco dei Fondi Fas alla Campania dopo che in due anni gia’ 31miliardi di euro sono stati dirottati al Nord. Per questo è urgente l’immediata presentazione della Giunta regionale che avvii una seria discussione sulla sanita’ in Consiglio Regionale".

Aggiornamento delel 20.38 - Nicola Formichella, deputato sannita del PDL:  "Enzo Amendola, segretario regionale del Pd, perde ancora una volta un'occasione per evitare una brutta figura. Lo schiaffo in faccia al neo governatore? Gli schiaffi sono stati dati dal centrosinistra e dal Pd ai cittadini campani. In questi anni la Giunta Bassolino ha gestito il comparto sanità con eccesiva disinvoltura. Il dato è che oggi il disavanzo è enorme ed a pagare sono i cittadini che non hanno un servizio efficiente e che pagano già tasse elevate.

Il presidente Caldoro avrà la schiena diritta perché farà valere le buone ragioni della Campania senza cadere nel vittimismo che è nella logica politica dei veterocomunisti. Il neo governatore chiederà al Governo di essere messo nelle condizioni di lavorare senza misure che possano danneggiare le altre Regioni e soprattutto cittadini ed imprese. Sia invece Amendola a camminare con la testa bassa. Il Pd inizia a provare un po' di vergogna per le condizioni nelle quali ha lasciato la Campania".



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