Sanita'. Assemblea dei Sindaci ancora deserta, discussione rimandata - FOTO

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L'Assemblea dei Sindaci non ha raggiunto il numero legale per la seconda volta, si doveva discutere dell'atto aziendale dell'Asl di Benevento. 

È andata deserta anche questa volta, così come la scorsa settimana dove le presenze furono però 15, l’Assemblea dei Sindaci che doveva analizzare l’atto aziendale proposto da Franklin Picker direttore dell’Asl Benevento e discutere del taglio alle strutture sanitarie sannite, così come deciso in Regione. Appena 18 i sindaci che hanno raggiunto l’Aula consiliare di Palazzo Mosti su 78. Presenti i primi cittadini o i delegati di: Arpaise, Colle Sannita, San Giorgio del Sannio, Benevento, Sant’Agata de’Goti, Telese Terme, Cerreto Sannita, San Salvatore Telesino, Apollosa, Solopaca, Castelpagano, Pietraroja, Sant’Arcangelo Trimonte, San Lupo, San Nicola Manfredi, Sassinoro, Faicchio e Foiano di Val Fortore.

Comprensibilmente amareggiato il sindaco Clemente Mastella, al suo fianco l’assessore Russi e Picker. “Prendo atto della mancanza del numero legale – ha detto – e che dunque non possiamo né approvare, né contestare l’atto aziendale proposto dal direttore Asl. Non lamentiamoci poi in futuro”. E sulle assenze: “Non posso fare le pulci a nessuno”.

Reazioni diverse sulla mancata riunione sono state espresse da Giorgio Carlo Nista che ha puntato l’attenzione sul documento stilato da Carmine Valentino. Per Nista, “il documento di Valentino è articolato e difficile da leggere. Allo stesso temo però, se riferito all’atto aziendale il documento è fuori tema ma non lo è se invece facciamo riferimento al diritto alla salute dei cittadini del Sannio”. Poi il primo cittadino di Colle Sannita si rivolge ai sindaci dell’area caudina anche per quanto attiene alla salute mentale. “Nell’atto aziendale – aggiunge – vi sono alcuni aspetti che andavano considerati e riflettuti, anche perché ci troviamo davanti allo smembramento del distretto di Montesarchio che va contro a quanto fatto in questi ultimi 10 anni”.

A parlare poi anche Oreste Viola, delegato del sindaco di Sant’Agata de’ Goti, che sottolinea come “Dispiace assenza dei colleghi amministratori” e poi sulla proposta Valentino ribadisce: “non è una questione di campanile ma riguarda tutta la sanità sannita che ne esce penalizzata. Questi provvedimenti potrebbero condurre ad una lenta agonia e per questo chiediamo agli amministratori maggiore sensibilità sul tema”. Pronto a far sentire le sue ragioni anche Fabio Romano che in particolare poneva l’accento sulla de -medicalizzazione del 118 di San Salvatore Telesino, “ Scelta incomprensibile, in Valle Telesina è l’unico presidio di pronto intervento che serve in maniera impeccabile un territorio già provato”.

A parlare anche Mario Pepe, sindaco di San Giorgio del Sannio. “Noi dovremmo chiedere alla Regione – si domanda Pepe – fino a che punto durerà la gestione commissariale e se gli atti posti in essere valgono ancora nel governo della sanità campana? Che ruolo deve avere la sanità territoriale e ospedaliera?”. Poi Pepe si scaglia contro le assenze e dice “è un segno di debolezza, se non ci sono azioni forti l’atto aziendale diventerà il profilo politico – amministrativo della sanità nella provincia di Benevento”. Sulla bozza Valentino dice, “una proposta machiavellica, chi è convinto della sua idea doveva venire in assemblea sostenerla e non bocciare l’atto ma determinare una revisione ed arrivare ad un accordo politico – istituzionale che desse uno spessore ed una diversificazione al progetto sanitario del direttore generale”. 

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