Sanita', la Uil: "Situazione dei Pronto Soccorso al collasso"

19:53:11 2056 stampa questo articolo
Emergenze ospedaliereEmergenze ospedaliere

“Inutile scaricare responsabilità su Medici ed infermieri. Occorre il rilancio del Servizio sanitario nazionale”.

Da anni la Uil e Uil Fpl stanno denunciando la situazione esplosiva in molte strutture ospedaliere italiane, a partire dai Pronto Soccorso, ove lo stazionamento dei malati sulle barelle, nelle corsie e nei vari corridoi in attesa di essere trasferiti altrove è divenuta fatto ordinario. Una situazione al limite che espone il personale medico e infermieristico a turni massacranti e a operare in condizioni proibitive.

Nonostante le contenute dimensioni della spesa sanitaria - in rapporto al Pil e in valore assoluto - il Servizio sanitario nazionale è stato sottoposto ormai da troppo tempo a notevoli restrizioni (finanziarie, di personale, tecnologiche e strutturali), soprattutto nelle regioni sottoposte a Piano di Rientro (tra le quali la Campania). I piani di rientro contribuiscono a contenere la spesa ma stanno producendo effetti preoccupanti sulla capacità di erogare i servizi e sul funzionamento stesso delle Aziende, contribuendo ad alimentare le importanti disomogeneità presenti tra le varie Regioni, facendo venir meno l’equità del sistema. Per questo non possiamo più accettare che, ogni qualvolta si verifichino in sanità gravi episodi, si punti il dito sempre e solo su infermieri e medici.

Gli avvenimenti di Nola sono l’ennesima prova che a oggi ancora poco si è fatto: manca una rete efficiente tra territorio e strutture sanitarie. Negli anni è stato effettuato un continuo taglio dei posti letto, inoltre vi è da aggiungere che spesso negli ospedali i posti letto disponibili sono in numero inferiore a quelli attribuiti a causa della mancanza di personale e degli accorpamenti di reparti causati da opere di ristrutturazione interminabili. Ma c’è di più: il numero degli accessi nei pronto soccorso è aumentato senza riuscire a trovare soluzioni concrete per filtrare i casi meno urgenti.

“Basta prendersela con il personale medico, infermieristico, tecnico e ausiliario – dichiarano Fioravante Bosco (Uil Av/Bn), Antonio Pagliuca e Giovanni De Luca (Uil Fpl Bn) -, anzi noi tutti dovremmo rivolgere un plauso e ringraziarli per aver svolto sino a oggi il proprio lavoro con estrema professionalità, nonostante le condizioni di estremo disagio, il blocco del turn over e la mancanza di investimenti. Piuttosto – concludono i sindacalisti - si intervenga concretamente attraverso misure efficaci che diano rilancio al nostro Servizio Sanitario Nazionale, il quale, nonostante tutto, è sempre considerato il fiore all’occhiello dell’Italia”. 



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