Sannio, Irpinia e le ricerche petrolifere. Interrogazione urgente del consigliere Nappi a Caldoro

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Il consigliere regionale Sergio Nappi ha depositato stamani un’interrogazione urgente al Presidente della Giunta regionale, Stefano Caldoro, concernente il progetto di trivellazione denominato “Gesualdo 1” finalizzato alla ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi nel territorio delle province di Avellino e Benevento. La richiesta dal capogruppo del Mir, che sarà discussa durante la prossima seduta del Consiglio regionale, punta a conoscere la posizione ufficiale del Governo di Santa Lucia in merito ai rischi paventati dalle Amministrazioni locali interessate dal progetto di ricerca e quali provvedimenti il Presidente Caldoro intenda adottare. “In data 21 ottobre 2010 – si legge nel testo predisposto dal Consigliere regionale - il Ministero per lo Sviluppo Economico, con proprio decreto, ha conferito alla Società Italmin Exploration il permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in Irpinia e nel Sannio. In ragione di detta autorizzazione, la Italmin potrà operare trivellazioni alla ricerca di petrolio a poca distanza dal centro abitato di Gesualdo, piccolo comune in provincia di Avellino. Con un successivo provvedimento, il MISE ha decretato il trasferimento della quota dell’80% della titolarità del permesso dalla Società Italmin Exploration Srl alla Società Compagnia Generale Idrocarburi Srl. Contestualmente il citato Ministero ha nominato rappresentante unica la Società Italmin Exploration Srl.” “Avverso la decisione del Ministero per lo Sviluppo Economico – scrive ancora Nappi - si è costituito un comitato che ha sollevato una molteplicità di rilievi. L’Assemblea dell’Unione ‘Terre dell’Ufita’, che comprende 42 comuni ricadenti nell’area di ricerca, il 25 giugno 2013 ha espresso parere contrario con un’apposita deliberazione. Analoga posizione è stata espressa dall’Amministrazione provinciale di Avellino che, con delibera di Giunta n. 11 del 2.2.2013, ha detto no alla realizzazione del progetto di perforazione. Nella seduta del 22-2-2013 – prosegue l’esponente del Gruppo federato Caldoro - il Consiglio Regionale della Campania ha approvato con voto unanime un ordine del giorno con il quale chiede al Governo regionale di vietare le perforazioni sul territorio campano, incaricando la Giunta di vigilare su tale intendimento. Nella stessa direzione si è espressa la VII Commissione regionale ‘Ambiente e Territorio’ che, in sede di audizione pubblica sull’argomento, ha espresso la propria contrarietà alle perforazioni.” In conclusione, Nappi ha indicato i rilievi al progetto di perforazione prodotti da studiosi che hanno posto l’attenzione sui rischi di dissesto ambientale che potrebbero scaturire dalle perforazione. “L’Irpinia è ad alto rischio sismico e, come dicono i geologi, le perforazioni potrebbero sollecitare le faglie sismo genetiche nel territorio”, chiude il consigliere regionale.



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