Sara' ripulito il "Giardino di Esther", a settembre un evento in sua memoria

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Caritas Benevento - Fiaccolata per EstherCaritas Benevento - Fiaccolata per Esther

La Caritas e la Chiesa Cristiana "Fiumi di Grazia" il prossimo 29 agosto ripuliranno quelli che sono ormai stati ribattezzati i "Giardini di Esther" la 36enne nigeriana trovata senza vita nel giugno scorso nei pressi del Parco Cellarulo.

In preparazione dell’evento “Esther per non tacere: le panchine del vero amore”, che si terrà a Benevento il 3 settembre tra Piazza Colonna e il viale Principe di Napoli fino all’ingresso del Parco Cellarulo, la Caritas diocesana ha informato che lunedì 29 agosto insieme alla Chiesa Cristiana “Fiumi di Grazia” saranno effettuate le operazioni di pulizia del sito ormai noto come “Il giardino di Esther”.

Alle 8.30 le due Comunità, ma anche tutti i cittadini di buona volontà che volessero trasformarsi in #wastelbusters per un giorno, ripuliranno aiuole e stradine rimuovendo sterpaglie e rifiuti abbandonati nel luogo che ospiterà la manifestazione del 3 settembre. La Caritas fornirà guanti pale, mascherine, buste Asia e colazione al sacco. Chi volesse partecipare dovrà necessariamente venire con scarpe chiuse e tuta da lavoro, ma anche con “tanta allegria ed amore verso la comunità alla quale tutti apparteniamo”.

“In base ai risultati raggiunti quel giorno – dicono dalla Caritas – stabiliremo se proseguire o meno la pulizia il giorno successivo. ‘Esther per non tacere: le panchine del vero amore’ è un evento che si spera di ripetere anche nei prossimi mesi trasformando ‘i giardini di Esther’ in un luogo di relazioni significative e di vero Amore. La tragica fine di Esther, infatti, ci impone di dare continuità a questo progetto, inizialmente nato come fiaccolata riflessiva e silenziosa su un episodio barbaro di femminicidio. Il progetto deve trasformarsi in una occasione di crescita sociale, culturale e civile ed in una azione pedagogica che ci spingano a dire ‘no’ alla domanda di prostituzione da parte dei clienti, ‘no’ alla tratta delle vite umane, ‘no’ ad ogni forma di violenza sulla persona”.



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