Scoperti corsi di guida fantasma in provincia di Caserta. Sequestrate 150 patenti

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La Polizia di Stato di Caserta ha sequestrato 150 patenti su tutto il territorio nazionale e notificato 15 avvisi di garanzia a carico di titolari di scuole guida della provincia di Caserta, per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e al falso documentale.

Dopo una complessa e articolata attività di indagine, svolta dal personale della Sezione Polizia Stradale in collaborazione con la Squadra Mobile della Questura di Caserta e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di S. Maria Capua Vetere, è stata smascherata un'intera organizzazione dedita a corsi di guida fantasma. 

Con la complicità di frequentatori, docenti e con il concorso di medici compiacenti alcune scuole guida della provincia di Caserta rilasciavano attraverso  corsi fittizzi la Carta di Qualificazione del Conducente (C.Q.C.), certificato obbligatorio per i conducenti che esercitano professionalmente l’autotrasporto di cose e di persone e che si consegue frequentando obbligatoriamente un apposito corso di formazione.

Le indagini hanno preso avvio dall’attività di verifica della Polizia Stradale sulla regolarità dei corsi di formazione delle patenti di guida. E’ stata analizzata la documentazione dei corsi per conseguire la C.Q.C. svolti presso la sede del Consorzio “A.T.L.” con sede in San Nicola La Strada, che raggruppa 21 scuole guida della provincia, ed autorizzato al rilascio, all’aggiornamento e al recupero dei punti. 

Ad insospettire gli uomini della Polizia di Stato è stata l’iscrizione, ai corsi tenuti dal consorzio casertano di alcuni partecipanti provenienti da diverse regioni italiane tra cui Piemonte e Trentino Alto Adige. Attraverso articolati riscontri documentali ed informatici sono state accertate gravi irregolarità circa lo svolgimento dei corsi, in quanto gli organizzatori, attraverso false attestazioni riportate sui registri obbligatori di frequenza, facevano risultare presenti alle lezioni i candidati, permettendo così di conseguire la particolare abilitazione alla guida professionale dei mezzi di massa superiore a 3,5 tonnellate e di autobus di autolinee private e pubbliche Per assicurarsi la partecipazione ai “corsi fantasma” e l’indebito rilascio dell’attestato di frequenza, i candidati versavano cospicue somme di danaro, risultate notevolmente maggiorate rispetto ai costi di mercato.



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