Scrivono al Quaderno.it dal Connecticut, i membri del Pontelandolfo Community Group

21:2:59 2949 stampa questo articolo

Alfredo Brunetti presidente dell'Associazione Culturale Molisana di New York. ci ha inviato un articolo sulla Festa di San Donato degli amici di Pontelandolfo in Waterbury, Connecticut, USA, scrivendo: "Gentilissimo Direttore, leggiamo il suo giornale e ci farebbe piacere se pubblicasse anche la nostra nota. Nel ringraziarla anticipatamente le auguriamo buon lavoro.

"Pontelandolfo: la campana suona per te, per tutta la tua gente, per i vivi e per gli ammazzati, per le donne e per i soldati, per l’Italia e per il re”. Versi di un’antica canzone di Pontelandolfo, una bella cittadina posta su una collina, tra il Molise e la Campania, in provincia di Benevento. Cosi’, il 6 agosto un’altra campana ha suona in cima alla nuova cappella, dedicata a San Donato patrone dei Pontelandolfesi, in Waterbury, Cunnecticut.

La magnifica cappella è situata dentro la vasta area dove ha sede il 'Pontelandolfo Community Club'. Una festa di quattro giorni che ha allietato ed attirato decine di migliaia di persone ogni giorno. Una festa tutta Italiana dove si sentiva parlare la nostra lingua e i nostri dialetti. La comunità ha costruito un grande ristorante con ampio parcheggio, un campo sportivo, quattro campi da bocce coperto e numerori stands.

Da quest’ultimi si sentiva emanare un profumo nostrano di: penne al ragù, pasta e fagioli, tortellini, carne arrosto, pesce, gamberi, baccalà, e tantissimi altri succulenti piatti da gustare all’istante. Il tutto servito da 300 sorridenti membri e volontari della comunità di Pontelandolfo di Waterbury.

L’intera area era affollata da decine di centinaia di persone. Una folla entusiasta e vivace di italoamericani. Figli, nipoti e pronipoti di quegli emigranti che avevano lasciato l’Italia tanti anni fa. Quegli stessi emigranti che avevano varcato l’Atlantico alla ricerca di una vita migliore, per loro e per le loro famiglie. Quelle stesse persone, per lo più indigenti, ma pieni di umanità, che avevano lasciato dietro di loro, affetti, case e retaggio.

Anche Pontelandolfo non ha fatto eccezione.  Centinaia dei suoi cittadini sono partiti per questa terra lontana e sconosciuta, alla ricerca di una vita migliore e piu’ dignitosa. Dopo tanti sacrifici, oggi possiamo vedere i risultati: tutti si sono realizzati. I quattro giorni della festa sono stati allietati da eventi e spettacoli di, musica, balli, tornei di calcio, bocce...

In questa festa non poteva mancare la delegazione della associazione dei sanniti nel mondo in U.S.A. , composta dal presidente Joseph Meccariello, dal vice presidente Generoso D’Agnese, l’addetto alle pubbliche relazioni Alfredo Brunetti, dal segretario Pietro Pilla. Gradita è stata l’accoglienza manifestata dal presidente del sodalizio Antonio Rubbo, nonché vice presidente dei sanniti nel mondo, e da tutta la comunità dei pontelandolfesi.

Il presidente Tony Rubbo ci ha raccontato la storia di questa comunità iniziata nel 1930 con la Società di mutuo soccorso di Pontelandolfo e successivamente è nato il Circolo 'Pontelandolfo Community Club. Grazie alla lungimiranza di Tony Rubbo (presidente da oltre 25 anni) e dai membri dell’esecutivo, il circolo negli anni ha avuto una grossa espansione arrivando oggi a coprire una superficie di 40 acri. Una bella realtà, un’area con annesso ristorante, bar , sala convegni, campi da bocce coperto, cappella, campo sportivo e un parco circondato da un verde intenso.  Tutti i Pontelandolfesi di Waterbuty sono orgogliosi del bel complesso che  hanno realizzato e noi siamo orgogliosi di loro che hanno saputo costruire un magnifico circolo il Pontelandolfo Community Club”.



Articolo di / Commenti