Scuole ad alto rischio sismico. Il 70% degli edifici sono in pericolo

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Da alcune indagini giornalistiche, condotte da Sannio-Report e Ottopagine, sono emersi particolari inquietanti in merito alla vulnerabilità della maggioranza degli istituti scolastici.

Questa mattina, presso la sede di Sannio Report, si è tenuta una conferenza stampa  sulla criticità degli edifici scolastici cittadini. Durante l'incontro sono stati resi noti i risultati di alcune indagini partite sei mesi fa.

I due recenti casi, relativi ai plessi scolastici  Moscati e Pietà, hanno dato luogo ad una serie di approfondimenti. Ricordiamo, che nel primo caso si è avuta la caduta di buona parte dell’intonaco dalla facciata dell'edificio, da poco rifatta. Nel secondo, invece, si è verificato il  distacco dell' intonaco dal soffitto di alcune aule, con  il  conseguente spostamento degli alunni nell’atrio dello plesso stesso, in modo da consentirne il regolare svolgimento delle lezioni. Alcuni dati evidenziati sono piuttosto allarmanti.

Dalla lunga indagine è emerso che la manutenzione di questi plessi non è stata mai fatta o eseguita male.

La chiusura operata dal sindaco Mastella, nel settembre 2016, con interventi, a dire del primo cittadino, che salvarono dal rischio crollo di solai alcuni plessi cittadini, furono soltanto opere di facciata.

Tra l’altro, con le norme vigenti, non avrebbe avuto neanche il potere di poter eseguire tale ordinanza. La Prefettura, infatti, ordinò il rientro di tale provvedimento.

Studi commissionati a Unisannio e all’Ing. Zerrillo, per conoscere lo stato degli immobili comunali, parlano di infiltrazioni di acqua dai solai di questi edifici, ma anche del possibile distacco degli stessi. Entrambi gli studi evidenziano una mancanza di prove strutturali atte a verificare lo stato sismico.

Cosa ancora più grave, comunque, è che tenendo conto degli standard attuali, quasi il 70% degli edifici sono ad alto rischio sismico. Il 70% dei plessi esaminati ha un coefficiente inferiore a 1. Seconde le norme, le scuole con coefficiente inferiore a 1 dovrebbero essere dichiarate inagibili.

Il Governo ha emanato un bando per l’adeguamento sismico delle scuole per 350 milioni di euro per 4 regioni, tra cui la Campania. Il Comune di Benevento ha ignorato tale bando con l’eccezione del plesso Mazzini-Pascoli, per il quale era stata richiesta la rimozione delle barriere architettoniche per i disabili; in modo da consentire una migliore accessibilità ai plessi scolastici. Allo stato attuale, nonostante le proroghe, nessun'altra richiesta è stata fatta.

Il Comune dichiara di non poter fare interventi di adeguamento sismico senza alcun studio preliminare. Sostiene, però, di aver recuperato 300000 euro per effettuare uno studio particolareggiato. Dalle indagini in corso emerge l’assenza dei progetti originari degli edifici presi in esame dai due studi. Secondo alcune affermazioni dell’ex sindaco Pepe, la quasi totalità delle scuole sono totalmente o parzialmente inagibili.



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