SEL, il partito pronto ad "esplodere" in una "sinistra di popolo"

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Gianluca Serafini e Nichi VendolaGianluca Serafini e Nichi Vendola

Si è riunita ieri, giovedi 16 luglio l'Assemblea provinciale di Sinistra Ecologia Libertà. Nella riunione, convocata dal presidente della commissione di garanzia Alfonso Mucci, si sono ratificate le dimissioni del coordinatore provinciale Lorenzo Cicatiello e provveduto ad eleggere, all'unanimità, un direttivo di transizione, in vista dei cambiamenti che il partito affronterà nei prossimi mesi.

Che ci fosse aria di cambiamento all’interno di Sinistra Ecologia e Libertà, lo si sapeva. Le dimissioni di Cicatiello e Montella, con il riassestamento a sinistra aveva provocato profondi interrogativi all’interno del partito vendoliano. Il colpo di coda, è giunto dopo l’assemblea nazionale di partito, con Vendola che ha annunciato la nascita di una nuova esperienza ad ottobre, unitamente ai tanti movimenti sociali di sinistra tra cui anche la “Coalizione Sociale” lanciata alcuni mesi fa da Landini.

Insomma, cambiamenti profondi sicuramente nuovo nome e nuovo simbolo. Ma Sel, come ribadito dallo stesso Vendola,  "non si scioglie”. E cosa farà allora? Probabilmente “esploderà”, nel senso che si unirà insieme ad altri soggetti, provando a mettere da parte Renzi, in una sorta di coordinamento della sinistra, un “protagonismo diffuso" che riesca ad intercettare anche gli scontenti del PD tipo Civati ed i movimenti sociali radicatisi negli anni, divenendo poi dei veri e propri ‘fronti’ a difesa dei diritti e laboratori capaci di esportare e creare idee alternative.

Nella riunione di ieri, convocata dal presidente della commissione di garanzia Alfonso Mucci, si sono ratificate le dimissioni del coordinatore provinciale Lorenzo Cicatiello e provveduto ad eleggere, all'unanimità, un direttivo di transizione, in vista dei cambiamenti che il partito affronterà nei prossimi mesiL'organismo è composto da Lorenzo Catillo, Federica De Nigris, Francesco Matarazzo, Alfonso Mucci, Gianluca Serafini, Giuseppe Tontoli.

L'assemblea ha inoltre approvato, con una sola astensione, un documento politico. “Ciò che è accaduto nelle ultime settimane – si legge nel documento - con la vicenda greca è il definitivo schiaffo, non solo alla democrazia e alla libertà di autodeterminazione dei popoli, ma ai cittadini che nel progetto europeo hanno creduto. Nell'abdicazione dell'economia alla politica ha fatto la sua triste parte il Partito Socialista Europeo, che sta assolvendo il barbaro compito di tutore dell'ordine e garante delle banche. Sembra passato tanto tempo dalle elezioni europee ed oggi possiamo dire che quella frase 'con Tsipras ma non contro Schulz' non è più attuale. Chi pensa questo è oggi fuori dalla storia”.

“Rimettiamo in campo il nostro impegno – continua il documento - sapendo che, dalla costituzione di Sel ad oggi, molte cose sono cambiate. Soprattutto con la consapevolezza che l'ipotesi di una ricostruzione del centrosinistra non è più attuabile. Il progetto venuto fuori dall'Assemblea nazionale dell'11 luglio a Roma è quello di una esplosione del partito per contaminarci con le tante esperienze e le nuove forme di partecipazione che sono in campo: Coalizione sociale, movimenti ambientalisti ecc..”.

“Sappiamo però – concludono - che questo progetto è insussistente ed inapplicabile se non parte dai territori. Non esistono rivoluzioni calate dall'alto. Dobbiamo impegnarci, noi per primi, a rendere partecipata la nostra discussione. L'esperienza di Sel finisce facendo rinascere dalle proprie ceneri una sinistra di popolo, capace di risposte radicali ai bisogni delle persone. È davvero il momento di riaprire la partita.”

Michele Palmieri



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