Sequestro dei beni al clan Sparandeo. Dalle indagini spunta l'interesse ai lavori pubblici di Benevento

12:53:31 9026 stampa questo articolo

Continuano senza sosta le indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo, che nella giornata di ieri hanno arrestato le 26 persone appartenenti al “clan Sparandeo”. Nel corso dell'operazione sono state sequestrate tre auto e una moto di grossa cilindrata, oltre a 4.500 euro in contanti, somma rinvenuta durante le perquisizioni. Si tratta di auto e moto utilizzati da appartenenti all’organizzazione anche se non risultano intestati agli effettivi utilizzatori proprio per sviare le indagini. I mezzi infatti, ritenuti frutto e provento delle attività illecite, sono stati sequestrati e affidati in custodia alle ditte convenzionate. I sequestri operati dagli investigatori, sono già stati convalidati dall’Autorità Giudiziaria che è la Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica di Napoli, che ha coordinato le indagini. Nel dettaglio, le auto sequestrate sono una Volkswagen Beetle ed una Volkswagen Tiguan, oltre ad una moto Yamaha in uso a Corrado Sparandeo jr. L'altra auto sequestrata dai Carabinieri è una Suzuki Swift in uso a Giancarlo Baiano.


L'INTERESSE DEL CLAN SUI LAVORI PUBBLICI COMUNALI
Una conversazione che risale al maggio del 2011 tra i fratelli Sparandeo, Arturo e Stanislao ed un'altra persona. Argomento, l'assegnazione dell'assessorato ai lavori pubblici al Comune di Benevento. C'è dunque un tentativo, da parte del clan, di infiltrarsi nel giro degli appalti pubblici della città. Dicevamo della conversazione, risalente a maggio di tre anni fa, quando Arturo jr che si trovava in carcere a Salerno per droga, chiede con insistenza di sapere chi, della Giunta appena eletta, è stato nominato assessore ai lavori pubblici: l'obiettivo era quello di saperne di più sulle opere cantierabili nel Comune di Benevento. C'è anche un altro aspetto inquietante: il clan, avrebbe addirittura provato a far eleggere al Comune un loro uomo di fiducia. Gli inquirenti sono al lavoro e le indagini ancora in corso.



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