Servizio 118. E' scontro tra Misericordia e sindacati: 'Chiederemo all'Asl la rescissione dell'appalto'

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Ambulanza del 118Ambulanza del 118

“La sentenza emessa dal Giudice del Lavoro Chiariotti  decidendo la non ammissibilità del ricorso promosso dalla Cgil nei confronti di Misericordie per condotta antisindacale - ex art 28 - Statuto dei Lavoratori, sicuramente non cambia il giudizio negativo, peraltro già espresso in diverse occasioni dalle organizzazioni sindacali, proprio in relazione del comportamento in ordine alla tenuta delle relazioni tra le parti”. Lo affermano Cgil, Uil e Usb in una nota stampa. “La sentenza del Giudice, peraltro da rispettare, - affermano i sindacati - pone una serie di interrogativi in particolare sulle modalità di come abbiamo inteso sviluppare le relazioni sindacali con Misericordie, peraltro da sempre improntate a difesa e nell'interesse generale dei lavoratori e non già rientranti nella sfera di quei sindacati di comodo, che tra l’altro, la stessa Misericordie ha ritenuto ringraziare ed elogiare, attraverso la stampa, del loro comportamento per non aver mai azionato alcuna opposizione. Peccato che tutto questo non è stato mai possibile laddove i patti e gli accordi non si realizzavano, non permettendo di poter arrivare alla definizione di un accordo sulle materie espressamente demandate dal CCNL alla contrattazione integrativa di secondo livello, quali l’orario di lavoro, la ripartizione di emolumenti salariali accessori e incentivanti; organizzazione del lavoro, definizione dei criteri per la redazione di apposite graduatorie, e così via. Pur tuttavia – aggiunge la nota - la sentenza ci deve far riflettere anche rispetto a quell’azione di buon senso che sicuramente abbiamo inteso mettere in atto fino ad oggi, i sindacati intendono andare avanti con la schiena dritta nella difesa dei diritti dei lavoratori richiedendo l’esatta applicazione di tutti gli istituti contrattuali vigenti, tenendo ben presente che con il cambio dell’appalto del servizio gli stessi lavoratori, oltre ad averci rimesso giuridicamente il contratto AIOP, ci hanno rimesso mediamente 250 euro mensili in busta paga rispetto al solo dato dei minimi tabellari. E’ opportuno evidenziare che, nonostante le buone prospettive rese pubbliche da Misericordie, i lavoratori - conclude la nota - da ultimo non si sono visti corrispondere in busta paga, con la mensilità di gennaio, gli aumenti tabellari e gli arretrati derivanti dal rinnovo del CCNL di riferimento già avvenuto nel mese di dicembre e per tali ragioni, ovvero per inosservanze del rispetto delle clausole contrattuali - come previsto dal capitolato speciale di appalto - azioneremo formale richiesta nei confronti dell’Asl per la rescissione dell’appalto”.



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