Servizio 118, rottura tra sindacati e Misericordie: 'Avvio procedimenti per condotta antisindacale'

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Ambulanza del 118Ambulanza del 118

Cgil, Uil e Usb comunicano l’avvio di procedimenti per condotta antisindacale da parte della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia, che gestisce il servizio 118 dell’Asl di Benevento.

La comunicazione  viene inviata anche alla Direzione Generale dell’ASL al fine di valutare, in ordine alle argomentazioni che si andranno ad esporre, gli estremi per la rescissione dall’affidamento dell’appalto, laddove si ritengono concrete le gravi inadempienze rispetto alla mancata applicazione delle norme e clausole contrattuali cosi come previsto nel Capitolato Speciale d’Appalto - norme tecniche di esecuzione del “Servizio Trasporti Infermi in Emergenza – 118” e più segnatamente agli art. 13 e 14 dello stesso capitolato. La richiesta, pertanto, dell’avvio del procedimento per la Condotta Antisindacale trova le sue argomentazioni in ragione del fatto che la Misericordie, aggiudicataria dell’appalto del servizio Trasporti Infermi 118 dell’ASL, ha posto in essere una serie di modalità che risultano essere preclusive nell’esercizio delle prerogative sindacali in capo ad esse nonostante queste siano regolate dalla normativa legislative e contrattuale vigente.

Fin dall’aggiudicazione dell’appalto, da parte dell’ASL di Benevento, del Servizio Trasporti Infermi in Emergenza 118, le organizzazioni sindacali e le rispettive RSA hanno più volte ed in diverse circostanze lamentato il mancato rispetto delle clausole contrattuali e degli accordi decentrati intervenuti richiamando la Misericordie ad una più attenta attuazione della normativa in parola e non già, come si sta palesando nell’esercizio delle sue funzioni di gestore dell’appalto, quale escludendum di alcune Organizzazioni Sindacali nelle fasi di interventi e modifiche negli assetti gestionali e organizzativi ed in tema di contrattazione integrativa a livello decentrato.

Tale comportamento posto in essere da Misericordie, eludendo tou-court le innumerevoli istante e richieste di confronto avanzate dalle sigle sindacali oltre ad essere, ovviamente, pregiudizievole nei confronti delle scriventi, si pone in essere un esercizio diverso da quello del confronto sindacale dando adito ai lavoratori che è possibile attuare e/o esercitare un rapporto gestionale, lavorativo, organizzativo e contrattuale in modalità diretta, per cui ogni lavoratori, che si vede ledere un proprio diritto secondo le proprie soggettività lavorative, si sente legittimato nel ricorre direttamente al datore di lavoro oppure ad alcune organizzazioni sindacali. che hanno instaurato un rapporto meno conflittuale e più confacente alle scelte aziendali. Quindi il venir meno dal porre in essere gli enunciati contrattuali in tema di relazioni sindacali, hanno, di fatto, dato luogo a questa modalità di esercizio tra azienda e lavoratore, tanto che nelle fasi di riorganizzazione del servizio secondo il modello che la stessa azienda ha posto in essere si è ben guardata, benché espressamente richiesto dai sindacati, di applicare l’istituto contrattuale dell’Informazione di cui all’ Art 6 CCNL Misericordie d’Italia. Le scriventi, nelle poche occasioni in cui si è riusciti ad avere un confronto con la Misericordia, hanno sempre rimarcato di avviare un confronto sindacale responsabile, costruttivo e trasparente basato sulle responsabilità reciproche, onde poter contemperare le varie esigenze , ma di questi accordi sottoscritti è divenuta, in maniera sistematica, solo carta straccia. Difatti nonostante gli impegni ad avviare un confronto sulle diverse tematiche organizzative, ci siamo ritrovati, e peraltro privi da ogni qualsivoglia Informativa sindacale, con spostamenti di personale da postazione SAUT a postazione SAUT senza, peraltro, aver tenuto conto di criteri oggettivi a tutela dei diritti dei lavoratori.

In questi ultimi giorni, sebbene vigenti le nostre reiterate tese nel richiedere il confronto ed indirizzate finanche alla Prefettura di Benevento, richieste mai evase, ci è pervenuta da parte di Misericordie, informativa di aver elaborato e predisposta, con tanta di convocazione di lavoratori ad effettuare scelte di sede, una graduatoria di servizio i cui criteri posti a base per la definizione di tale graduatoria non sono mai stati concordati con i sindacati, ne oggetto di preventiva informazione-articolo 6 CCNL Misericordie d’Italia.

Difatti nella comunicazione intervenuta con una tempistica di 5 giorni dal ricevimento della stessa, le organizzazioni sindacali - avrebbero dovuto formulare le proprie osservazioni altrimenti e/o in assenza di osservazioni formali si sarebbe dato pieno mandato di procedere secondo quanto – unilateralmente da loro stessi elaborato e predisposto.

I sindacati hanno, ovviamente, contestato tale ulteriore iniziativa chiedendo il blocco immediato tenendo a riferimento che se l’azienda intende modificare gli assetti organizzativi del servizio 118 attualmente esistenti con la elaborazione di apposita graduatoria vi sono, per legge e per contratto, diversi criteri da porre a base per la redazione di tale graduatoria, dando un tempo necessario ai lavoratori di poter formulare le proprie eventuali osservazioni, informandoli nei modi previsti dalle norme contrattuali di avvenuta pubblicazione e così via.

Di tutta risposta come sindacati oppositori dell’informative in base alla predetta graduatoria di servizio non abbiamo ricevuto riscontro alcuno se non quello di aver appreso dagli stessi lavoratori dell’invio di una nota - la sera del giorno precedente la convocazione per la scelta della nuova postazione di lavoro – SAUT – di sospensione del provvedimento ammonendo gli stessi lavoratori che data la circostanza si sarebbe avvalsa di autonomia organizzativa effettuando spostamenti secondo criteri dalla stessa azienda definiti.

Fin dal suo avviamento nelle attività di gestione dell’appalto del servizio 118 le sigle hanno dovuto registrare, contestandone il metodo e modalità, spostamenti coatti, quindi privi di criteri oggettivi, ed in alcuni casi finanche clientelari i quali peraltro seppur debitamente denunciati non hanno sortito effetto alcuno.

Da ultimo e sempre in ragione di azioni unilaterali e prive di informativa sindacale sono stati spostati dei lavoratori di cui uno addirittura di oltre 200 Km dalla sua postazione attuale ponendo a base il criterio della professionalità in capo al lavoratore che poteva assicurare la continuità del servizio; sostituendolo con un lavoratore, forse, a partita iva. Con lo spostamento del lavoratore l’azienda avrebbe voluto dimostrare che si era creato disservizio, peraltro mai contestato, con i lavoratori all’uopo utilizzati presso tale postazione SAUT.

In queste ore sta girando tra le varie postazioni SAUT una nota “anonima” con la quale si chiede la firma ai lavoratori per l’avallo della graduatoria di servizio già contestata dalle scriventi.

Ma v’è di più. Con la turnazione finalizzata all’espletamento delle attività lavorative la Misericordie ha UNILATERALMENTE modificato l’orario di lavoro ed addirittura, sempre in maniera UNILATERALE, ha introdotto finanche la banca delle ore, inserita puntualmente in busta paga. Istituti contrattuali, che come regolato dal CCNL, sono oggetti di confronto con le Organizzazioni Sindacali firmatarie e rappresentative in azienda quale quella della contrattazione integrativa aziendale.

Difatti la turnistica, l’orario di lavoro, l’introduzione della banca delle ore, etcc. rivestono carattere rilevante ed è ricompresi nell’istituto contrattuale della contrattazione integrativa art. 7 CCNL Misericordie. Per cui la mancata applicazione di tali norme, ovviamente, costituisce, lo si ripete - preclusione nell’espletamento delle proprie prerogative sindacali configurandosi, in questi casi la condotta antisindacale perseguibile ai sensi dell’Art. 28 legge 300/70 – Statuto dei Lavoratori -

Con la turnistica predisposta per l’espletamento delle attività lavorative del servizio 118 la Misericordie ha introdotto – UNILATERALMENTE – la presenza in servizio, di ogni singolo lavoratore sia esso autista Soccorritore che Infermiere Professionale, di 12 ore giornaliere continuative, cioè 08/20 e 20/08; in più aggiungendo nella stessa il rientro sul riposo,senza alcuna contrattazione Integrativa laddove la contrattazione avrebbe potuto definire e/o prevedere, eventualmente, forme di presenza eccedenti il normale l’orario di lavoro in casi eccezionali e/o di particolare disagi.

In buona sostanze ciò non è avvenuto e per tali motivi con la presente si denuncia la condotta Antisindacale chiedendo alle Segreterie Provinciali per mezzo dei rispettivi Rappresentanti Legali, di procedere presso gli Organi Giudiziari competenti al fine di accertare tale condotta Antisindacale ponendo in capo alle sigle le prerogative sindacali normativamente e contrattualmente previste e definite dalle norme contrattuali vigenti".



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