Si apre il festival del welfare e del welcome. Alla Caritas anche la lettera di Papa Francesco - FOTO

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La lettera di Sua Santità è stata letta nel corso della serata inaugurale del Festival che si è tenuta a Petruro Irpino.

“In occasione del Festival dei Popoli, promosso dalla Caritas di codesta Arcidiocesi, desidero esprimere il mio apprezzamento e la mia spirituale partecipazione, ed auspico che il significativo evento susciti impegno sempre più generoso nel favorire al cultura dell’accoglienza e della solidarietà, promuovendo così la pace e la fraternità tra i popoli”. Comincia così la lettera che papa Francesco ha inviato a mons. Felice Accrocca per esprimere la sua vicinanza in occasione di “#PortidiTerra, Festival del #W&W, #Welfare&Welcome”, organizzato dalla Caritas di Benevento.

“Incoraggio la comunità cristiana di codesto territorio, come pure tutte le persone di buona volontà, a considerare la presenza di tanti fratelli e sorelle migranti un’opportunità di crescita umana, di incontro e di dialogo, come anche un’occasione per annunciare e testimoniare il Vangelo della carità”.

La lettera di Sua Santità è stata letta nel corso della serata inaugurale del Festival che si è tenuta a Petruro Irpino. Nel pomeriggio di ieri, alle ore 15.00, sono state inaugurate alla Cittadella della Carità “EvangeliiGaudium”, la sezione cinema di #PortidiTerra a cura di Spazio LabusKinetta, l’ Expo permanente del Sale della Terra, stand di tutti i prodotti e i manufatti (Artigianato, Agricoltura e Turismo sociale) degli Ospiti delle Cooperative sociali aderenti al Consorzio e “The blood of Syria”, mostra fotografica di Alessio Romenzi, photoreporter di fama internazionale, vincitore del World Press Photo 2013-2017.

La manifestazione a Petruro Irpino, paese che ospita lo Sprar famiglie della Caritas diocesana, si è aperta con la proiezione del cortometraggio dei ragazzi del “vivaio” di Ottopagine. Il dibattito, moderato dalla direttrice artistica del Festival Melania Petriello e dall’inviato di “Avvenire” Pino Ciociola, è stato introdotto dalla relazione di mons. Nunzio Galantino, segretario Generale della Cei. Galantino, che ha detto di essere molto legato a Benevento, poiché nel locale Seminario ha svolto i suoi studi, nel suo intervento ha sottolineato che rispetto a un fenomeno della nostra epoca:“È più importante capire che commuoversi. Chi rinuncia a uno sguardo ampio a fenomeni della nostra epoca rischia di assumere posizioni vuote. Chi rinuncia a capire rischia ideologismo e demagogia. Per poterci liberare da questo pericolo abbiamo bisogno di consapevolezza e conoscenza, per evitare l’approssimazione di approcci ideologici”.

È seguito il saluto dell’Arcivescovo Metropolìta di Benevento sua mons. Felice Accrocca, a cui il sindaco di Petruro Irpino Giuseppe Lombardi ha conferito la cittadinanza onoraria. Oliviero Forti, responsabile immigrazione di Caritas Italiana, ha denunciato l’atteggiamento sempre più diffuso di criminalizzazione della solidarietà e ha affermato che lo Sprar, e quello di Petruro Irpino è un’eccellenza, è il sistema più funzionale e dignitoso di accoglienza dei migranti ma fino ad ora solo 700 Comuni su 8000 ne hanno aperto uno.  Era presente alla serata di apertura Regina Catrambone di Moas. La Catrambone ha chiesto di osservare un momento di silenzio per le 32 vittime del naufragio di qualche giorno fa, ancora a bordo della nave Moas.  Regina Catrambone ha raccontato la motivazione che ha spinto lei e il marito ad agire e a investire anche risorse economiche per il salvataggio di vite umane in mare, ha raccontato di quanto difficile sia recuperare morti, portarli a bordo tra i sopravvissuti tra escrementi, vomito, pianto. “Ma si salvano tante vite – ha detto – e per loro bisogna andare avanti”.

L’imam di Napoli Massimo Cozzolino, condannando l’attentato di Manchester, poiché il Corano dice che “chi attenta alla vita umana è come se attentasse a qualunque essere umano”, ha sottolineato che per combattere il fondamentalismo c’è bisogno di luoghi di culto riconosciuti, dove insegnare i valori del rispetto e della misericordia. Durante la serata è stato proiettato il contributo video di Eva Giovannini, reporter di guerra, e hanno portato la loro testimonianza Faith e Rachidi, ospiti Sprar, e la coordinatrice degli Sprar di Caritas Benevento Mariaelena Morelli. Presente alla serata anche il Procuratore di Benevento Giovanni Conzo.

È rivolto al mondo dell’informazione il primo tavolo di lavoro di “#PortidiTerra, Festival del #W&W, #Welfare&Welcome” dal titolo “Parole di confine: dall'Hate Speech alla comunicazione welcome”. Alle ore 10.00, nella sala conferenza in via San Pasquale 11, il dibattito sarà moderato da Melania Petriello, giornalista, autrice tv e direttrice artistica del #PortidiTerra,e avrà come relatori, quali autori di inchieste sulla migrazione, Carmen Vogani, giornalista di “da Sud”, Clara Iatosti, giornalista di “TV2000”, Daniele Biella, scrittore e giornalista di “VITA”, Elisa Storace, giornalista e autrice tv, Luciano Trapanese, direttore di “Ottopagine.it”, Gabriele Zagni, giornalista di “Piazza Pulita” (La7), Pasquale Raicaldo, giornalista de “La Repubblica”, Pino Ciociola, inviato di “Avvenire”e Ottavio Lucarelli, Presidente Ordine Giornalisti Campania.

Sarà a Chianche alle ore 15.00 il tavolo di lavoro "Terre per restare” moderato da Luciano Trapanese con Angelo Moretti, Coordinatore generale Caritas Benevento che presenterà Il “Manifesto per una Rete dei #ComunidelWelcome di Caritas Benevento”, Antonio Mattone, portavoce della Comunità Sant’Egidio di Napoli, Stefania Congia, Dirigente della Divisione II, "Politiche di integrazione sociale e lavorativa dei migranti e tutela dei minori stranieri" del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Angelo Righetti, presidente “Res-IntRes-Impresa a Rete” e consulente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e i sindaci che hanno aderito al Manifesto della Caritas di Benevento.

Alle 17.30 il sindaco di Roccabascerana Roberto Del Grosso inaugurerà il Bosco Sociale a cui seguirà l’intervista di Pino Ciociola a Gabriele Vacis, regista di “Mi chiamo Aram e sono italiano” di Gabriele Vacis e AramKian, con AramKian, scenofonia di Roberto Tarasco, distribuzione Angelo Giacobbe/Nidodiragno, in programma alle 20.30 al Borgo Sociale di Roccabascerana. Dalle ore 14.00 in Cittadella sarà attivo il servizio navetta per i luoghi del Festival.



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