Sindacati: ‘Il taglio dei treni è solo posticipato. Il pericolo rimane’

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“Venerdì 13 aprile scorso, nell’incontro tenutosi presso la sede Regionale di Palazzo S. Lucia con l’assessore Nappi e in rappresentanza dell’assessore Vetrella, assente per altri impegni, Botta, la Direzione Trasporto Regionale di Trenitalia Campania con l’ingegnere Capotorto con le Segreterie Regionali è finita la querelle delle soppressioni dei treni del trasporto regionale a partire da oggi 16 aprile". Così le Segreterie Regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil e Ugl sul tema tpl. "Ufficialmente - si legge nella nota dei sindacati - Trenitalia ha riferito che in considerazione dell’impegno della Regione Campania al pagamento delle risorse fatturate per il 2011 e con le confermate risorse per l’anno 2012, non vi sarebbero stata le fatidiche soppressioni dei circa 105 treni del trasporto ferroviario di Trenitalia in Campania”. “Le Organizzazioni Sindacali nel ringraziare l’assessore Nappi hanno affermato che va rispettato il Contratto di Servizio in essere e valido fino al 2014, così come stipulato fra le parti, Regione Campania e Trenitalia Direzione Trasporto Regionale Campania, nel 2009, comprensivo delle risorse economiche previste. Condannato l’atteggiamento avuto dall’assessorato ai trasporti della Regione Campania che, in considerazione del fatto che a Bilancio la Regione Campania aveva approvato le risorse necessarie per l’anno 2012 di 154.534.826,74 euro e tenuto conto di quanto previsto dal DL 201/2011 che ha assegnato al TPL 1.200 milioni di euro, a cui si sono aggiunti altri 548 milioni con l’accordo Governo – Regioni del 21 dicembre 2011, non era immaginabile, stando a quanto garantito per il Trasporto Ferroviario, pensare di tagliare treni e risorse a Trenitalia. Un atteggiamento, quello dell’assessore Vetrella, strumentale e senza alcun fondamento economico".Centrale, per i sindacati, il ruolo del trasporto Ferroviario nel Piano Generale dei Trasporti della Campania, ma soprattutto necessaria la presenza ai tavoli di programmazione con l’ACAM e la Regione, di Trenitalia Trasporto Regionale Campania, che finora a tutti gli incontri - secondo le sigle -, non sarebbe stata mai invitata. "Non ultimo – si legge ancora nela nota - abbiamo ripetuto che già i tagli dello scorso 2011 hanno penalizzato le province di Benevento e Avellino, sia sul fronte del Trasporto su gomma che su Ferro e dovrà essere impensabile ogni sorta di taglio che possa interessare queste province, azzerando il Diritto alla Mobilità dei Cittadini dell’Avellinese e del Sannio. Ovviamente abbiamo richiesto sui trasporti un impegno reale, in termini di risorse e di programmazione, già dal prossimo Piano Generale dei Trasporti della Regione Campania, che crei quella fantomatica Politica dei Trasporti di Sistema integrato e Intermodale, con la centralità del trasporto ferroviario integrato con quello su Gomma. Diciamo che il pericolo è scongiurato per ora – ha concluso la nota - ma restiamo vigili su quanto potrebbe e dovrebbe accadere per il diritto di mobilità in Campania sia su ferro che su gomma. Possiamo dire che l’azione sinergica delle associazioni pendolari delle due province, con le diverse associazioni di Legambiente e le proteste delle parti sociali, in sinergia hanno fatto un lavoro di martellamento che alla fine è risultato positivo”.



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