Sindacati e lavoratori del Centro Medico Erre ricevuti dal giudice Monteleone

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Lavoratori CMRLavoratori CMR

Si è svolto quest'oggi l'incontro tra lavoratori del Centro Medico Erre, familiari degli assistiti, sindacati ed il giudice Monteleone. 

Il 19 aprile è stata data lettura, presso il Tribunale di Benevento, del ricorso per l’ ammissione alla procedura di concordato preventivo, presentato dall’ attuale management del Centro Medico Erre di Sant’ Agata dei Goti lo scorso 23 marzo. “Ricordiamo – dicono i sindacati – che l’ ammontare debitorio risultante dal documento sopracitato, è pari a circa 36,5 milioni di euro”.

“Il giudice Monteleone – rendono noto Pompeo Taddeo della FP Cgil e Giovanni De Luca della Uil Fpl – alla presenza dei commissari nominati dal Tribunale e di alcuni rappresentanti dei lavoratori, ha ritenuto di rinviare all’ esame del curatore fallimentare un paio di punti meritevoli di approfondimento, relativi al titolo di possesso degli immobili facenti capo all’Azienda e, l’ altro, relativo ad una precedente cessione di un ramo d’azienda ad altra Società. Il tempo entro il quale bisognerà fare maggiore chiarezza su questi punti è stato stabilito in due mesi”.

Oggi pertanto, CGIL e UIL, assieme ad una delegazione di lavoratori e di familiari dei degenti assistiti dal centro CMR, sono stati gentilmente ricevuti dal giudice Monteleone per “capire lo stato dell’arte inerente il piano di rientro e, soprattutto, per ribadire la contrarietà della parte sindacale ad ogni ipotesi di esubero del personale che, stando agli atti del piano di rientro in esame, sembrerebbe ammontare a circa 35 unità”.

“Monteleone – fanno sapere i sindacati – ha spiegato alle parti che si è in attesa di capire l’esito delle verifiche relative alle due questioni che hanno determinato la proroga bimestrale della gestione dell’Azienda, ovvero quella sull’immobile e sulla cessione del ramo d’Azienda. Dovrebbero arrivare risposte dopo il prossimo 10 maggio, data nella quale si riuscirà a determinare una direzione più certa alla vertenza dei lavoratori, ancora oggi sospesi nel vuoto di un futuro tutto da riscrivere, e che gli stessi lavoratori hanno intenzione di riscrivere, magari formulando proposte alternative di gestione aziendale”.



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