Studenti sanniti in piazza contro la riforma della 'Buona Scuola'

12:25:20 3643 stampa questo articolo
La protesta degli studenti a BeneventoLa protesta degli studenti a Benevento

Giornata di protesta per gli studenti beneventani che sono scesi in strada il 9 ottobre per dissentire dal modello che la ‘Buona Scuola’ di Renzi e Giannini ha imposto, così come alcune modalità della riforma, tra cui alternanza scuola lavoro e la figura del preside manager.

Sono scesi in piazza per dire no alla ‘Buona Scuola’ gli studenti sanniti. Con loro anche i docenti della Gilda. Da piazza Risorgimento è partito alle 9.00 il corteo che ha percorso via Perasso, viale Atlantici, via Ferrelli, viale Mellusi per far ritorno a piazza Risorgimento. Proprio quando la manifestazione stava per concludersi, gli studenti hanno invece rincarato e compatti hanno ripercorso via Perasso per sbucare lungo corso Garibaldi, percorrendolo fino al Duomo, ed arrivare all’Arco del Sacramento dove poi i circa 500 partecipanti hanno svolto un’assemblea.



No al caro libri, no all’alternanza scuola lavoro, no alla figura del preside manager. Questi i temi messi sul banco delle accuse chei ragazzi contestano vivamente. “Gli studenti si sveglieranno la mattina alle 7.00 non più per andare a studiare e formare una coscienza critica ma per andare a scuola prendere un pulmino e andare in azienda a farsi sfruttare e senza essere pagati. Se l’alternanza scuola lavoro deve essere fatta, che rispetti almeno i canoni che loro hanno imposto”.

A dirlo è Pietro Pagliarulo del Collettivo Autonomo Studentesco organizzatore insieme ad altri della giornata di protesta lanciata a livello nazionale dalla Rete Della Conoscenza. “Gli studenti devono andare in azienda per fare esclusivamente quello che hanno studiato a scuola – continua – non deve andare a lavorare per conto di un privato che deve risparmiare e dunque stipula dei contratti con il preside dell’istituto”.


E qui il discorso vira sulla figura probabilmente più contestata di tutta la riforma, il preside manager. “Si passerà da un ruolo dirigenziale ad uno dittatoriale – tuona Pagliarulo – potrà infatti prendere delle scelte in maniera autonoma senza interpellare nessun’altro, in pratica gestirà un’azienda dove gli studenti sono i bulloni ed i docenti le macchine.

Noi – conclude – vogliamo una scuola dove uno studente può sviluppare una coscienza critica, dove riesca ad esternare la propria soggettività e non una scuola standardizzata e schematizzata. Ognuno ha delle qualità, non possono farci fare delle cose inutili, come le prove Invalsi e sperperare soldi in modo inutile come per il Malies. Proporremo nei prossimi giorni la possibilità di avere un welfare studentesco, un contenitore di fondi da cui gli studenti, in base al reddito potranno attingere per far fronte a tutte quelle che sono le spese scolastiche. Facciamo una critica, ma lanciamo anche una proposta”.

Anche l'Uds Benevento è sceso in piazza insieme agli altri studenti beneventani contro la Buona Scuola. Oltre ad aver preso parte attivamente al corteo dell'Esecutivo Regionale e di Rete delle Conoscenze, con interventi, musica e colori, il sindacato si è soffermato su una delle principali problematiche studentesche: i trasporti. 

Infatti, con l'Uds, 150 studenti si sono recati al Terminal Autobus di Piazza Risorgimento, bloccando il passaggio dei mezzi pubblici, all'ingresso di esso, per tenere un'assemblea informativa e di protesta verso la poco funzionalità del servizio. Entusiasti del grande successo della giornata, gli studenti dell'Uds invitano la cittadinanza domani, alle 13.30, presso il Centro Sociale Depistaggio al primo compleanno del sindacato a Benevento, nato lo scorso 10 ottobre.

Michele Palmieri

 

 



Articolo di Scuola / Commenti